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Università, al via i test d’ingresso a Medicina. Proteste per il numero chiuso

Anche quest'anno sono previsti 60 quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti

“Ci troviamo ancora una volta ad assistere all’ennesima lotteria dei test d’accesso per i corsi a numero programmato nazionale”. Così dichiara Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari (Udu) in merito ai test per i corsi di laurea ad accesso programmato.
Si comincia oggi (3 settembre) con Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana.
Domani (4 settembre) sarà la volta di Medicina Veterinaria.

“Anche quest’anno decine di migliaia di studenti saranno impegnati in quella che ormai rappresenta una vera e propria competizione, una guerra tra poveri – continua Gulluni – dove i soggetti economicamente meno abbienti e partono fortemente svantaggiati rispetto a chi, già consapevole della propria scelta, ha speso gran parte di quest’anno nella preparazione attraverso corsi privati a pagamento, incentivando attorno al numero chiuso un vero e proprio business. Siamo il Paese con un numero di laureati di gran lunga inferiore alla media Ocse e con investimenti in istruzione e formazione dei giovani di gran lunga la di sotto della media europea, eppure piuttosto che inversioni di rotta ed investimenti continuiamo a vedere numero chiuso e test d’accesso. Inspiegabilmente tutto questo continua ad accadere anche in quei corsi in cui da anni il numero di partecipanti al test e assolutamente paragonabile o addirittura inferiore al numero dei posti messi a bando, come Architettura e Formazione primaria, in cui il test e’ solo una formalita’ che tuttavia rappresenta una spesa ulteriore per i partecipanti”.

Per queste ragioni l’Udu sarà davanti a tutte le università italiane “per distribuire la nostra guida al test sicuro e per raccogliere eventuali irregolarità” e “per far emergere ancora le problematiche in merito all’accesso, ovvero per ribadire quello che chiediamo da anni, cioè la necessità di superare il numero chiuso e di rifinanziare in toto il sistema universitario”.

“Chiediamo l’immediata abolizione del numero programmato per i corsi in Architettura, Medicina veterinaria e Formazione primaria e un piano strutturato per superare nel medio periodo anche la programmazione per Medicina e Odontoiatria – conclude Gulluni – prevedendo nel frattempo l’introduzione di un modello transitorio, che abbia l’obiettivo di arrivare alla totale apertura dei corsi dell’area medica con delle tempistiche chiare e brevi e con finanziamenti congrui alle peculiarità formative e didattica di tali corsi di studio, e parallelamente l’ulteriore ampliamento delle borse di specializzazione medica per eliminare l’imbuto formativo che gli studenti si trovano alla fine del proprio percorso di studi”.

I test d’accesso al nuovo anno accademico

Dopo Medicina e  Medicina veterinaria sarà la volta di Architettura (5 settembre), Professioni Sanitarie (11 settembre), Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese (12 settembre), Scienze della Formazione Primaria (13 settembre) e Professioni Sanitarie (laurea magistrale) il 25 ottobre.

Le novità

Anche quest’anno sono previsti 60 quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti. Ma con alcune novità: sarà ridotta la quantità delle domande di logica, che passano da 20 a 10.

Mentre quelle di cultura generale saranno 12, fino allo scorso anno erano 2. Queste ultime faranno riferimento, in particolare, all’ambito storico, sociale e istituzionale, letterario.

Ci saranno anche quesiti relativi all‘area di Cittadinanza e Costituzione. Si partirà  da testi di saggistica scientifica, autori classici o contemporanei, da testi di attualità comparsi su quotidiani, riviste anche specialistiche. In coerenza con il lavoro preparatorio fatto dagli studenti in vista dell’Esame conclusivo della Scuola secondaria di II grado.

I numeri

Quest’anno, ha fatto sapere il Miur, sono 84.716 i candidati che si sono iscritti ai test per l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria. Nello specifico, sono 68.694 gli iscritti per Medicina e Odontoiatria, l’anno scorso erano 67.005. Per Architettura, gli iscritti sono 8.242, rispetto ai 7.986 del 2018.

Le iscrizioni pervenute per la prova di Veterinaria sono 7.780, un anno fa erano state 8.136. Per quanto riguarda, invece, Medicina e Odontoiatria in lingua inglese, i candidati sono 10.450, nel 2018 erano 7.660. I posti a disposizione per l’anno accademico 2019/2020 sono 11.568 per Medicina e Chirurgia, 1.133 per Odontoiatria, 759 per Medicina Veterinaria, 6.802 per Architettura.

2020-06-10T16:51:34+02:00