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VIDEO | L’Aquila, Pane radio e fantasia 2.0: in onda il racconto del territorio

Il progetto promosso da AiBi (Associazione Amici dei Bambini)

ROMA – Nei territori già colpiti da terremoti e spopolamento, l’emergenza sanitaria rischia di ridurre ancora di più le possibilità per i giovani. Ma ad amplificare la loro voce e raccontare le storie di un paese che vuole rinascere dalle sue radici, è arrivata la radio. ‘Pane radio e fantasia’, il progetto avviato a Montereale, in provincia de l’Aquila, nel 2019, è stato trasformato durante il lockdown in ‘Pane radio e fantasia 2.0’, per offrire sostegno educativo ai ragazzi, alle famiglie e alle comunità in Abruzzo.

Promossa da AiBi (Associazione Amici dei Bambini), l’iniziativa è proseguita anche durante la chiusura delle aule scolastiche per coltivare le relazioni con gli studenti attraverso un apprendimento sostenibile e favorire il processo di ricostruzione della comunità, che con il Coronavirus ha subito un ulteriore colpo.

Protagonisti del progetto, gli studenti della scuola secondaria ‘Falcone Borsellino’ di Montereale, l’istituto Superiore ‘Amedeo d’Aosta’, il convitto nazionale ‘Domenico Cotugno’ de L’Aquila e tutta la comunità di Montereale e della provincia aquilana. Tre sono gli ambiti in cui si sviluppa il progetto. Il primo si chiama ‘I colori dell’arcobaleno’, ed è una rubrica radiofonica che va in onda su Radio L’Aquila 1 per

“dare voce alle realtà positive del territorio anche durante l’emergenza coronavirus, evitando di focalizzarsi solo sugli aspetti negativi e sottolineando invece l’aspetto per la natura, la famiglia e le piccole cose”, commenta Marzia Masiello, referente del progetto per AiBi.

Poi c’è un secondo filone portato avanti con la scuola di scrittura Genius, un corso di podcast a distanza sviluppato attraverso gli strumenti del web: 15 video lezioni da 15 minuti su come funziona una radio. Infine, c’è un terzo filone, formativo, che ha permesso ai ragazzi degli istituti ‘Aosta’ e ‘Cotugno’ di realizzare brevi pillole informative per i piccoli studenti della scuola secondaria ‘Falcone e Borsellino’. In aggiunta, all’interno del progetto è previsto anche un corso di Kung Fu per allenarsi anche a casa. Prima della chiusura delle scuole, i ragazzi che avevano preso parte al progetto hanno potuto fare radio a scuola intervistando docenti e comunità del territorio, dato vita al documentario online, ‘Le radici profonde di Montereale’, in cui emergono tutti i problemi del luogo, ma anche gli aspetti positivi.

“I ragazzi hanno partecipato con molto entusiasmo a questo progetto inviando molti contributi- ha commentato Arianna Feliciani, una delle docenti che ha seguito i ragazzi nel corso dell’iniziativa– è un’attività diversa rispetto a quella che si fa normalmente e gli studenti hanno partecipato con entusiasmo”.

“Per chi vive in un territorio isolato la radio ti aiuta a comunicare in un altro modo- aggiunge Sebastiano Santucci, un altro docente- noi ci crediamo, è uno strumento in più che stiamo dando al territorio per cercare di dare ai ragazzi un’altra possibilità di comunicazione”.

“Prima di intraprendere questo percorso ascoltavo la radio in macchina, ma non la conoscevo come mezzo di comunicazione- commenta Matteo, uno studente– e mi sono reso conto che talvolta è superiore anche ai più moderni che abbiamo, perché riesce ad arrivare subito alle orecchie di tutti. La radio è più veritiera come informazione rispetto a un social network, e sarebbe interessante anche in futuro continuare a fare radio”.

2020-06-04T13:17:16+02:00