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VIDEO | Internet è fondamentale, ma dobbiamo saperlo usare

Ecco alcuni consigli

  1. Agisci sul web come agiresti nella realtà;
  2. Il cyberbullismo che fai sul web è reale, condanna ogni forma di sopraffazione;
  3. Non fornire informazioni personali sul web;
  4. Mai inviare o richiedere foto personali;
  5. Ricorda che tutto ciò che posti rimarrà per sempre sul web;
  6. Utilizza il mezzo non diventarne schiavo;
  7. Non credere a tutto ciò che leggi o vedi sul web, fai le giuste verifiche;
  8. Occhio ai servizi a pagamento, leggi sempre bene le condizioni di utilizzo/iscrizione;
  9. Rispetta la privacy quando tagghi qualcuno chiedi sempre il permesso;
  10. Noi siamo la rete, noi decidiamo se renderla un posto migliore o peggiore;

Internet ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, lavorare, di divertirci, di svagarci, è un immenso strumento di conoscenza, ma è importante conoscerlo e sapere bene la cornice in cui operiamo quando ci connettiamo a internet tramite i nostri dispositivi è importante sapere quando la privacy è a rischio. La conoscenza, non solo in questo campo, è la miglior forma di difesa. Oramai per una larga fetta di popolazione lo smartphone è il primo strumento che viene acceso la mattina e l’ultimo che viene spento la sera. 

Siamo connessi h24 anche perché il mezzo si è evoluto con una velocità rapidissima, oggi i nostri cellulari sono molto più potenti dei vecchi pc e ci consentono di fare acquisti, chattare, leggere, comunicare, cercare musica online, ma anche informarci e formarci.

Questi processi hanno cambiato il nostro modo di pensare, il nostro modo di relazionarci agli altri, di acquistare e di studiare, insomma sono entrati nella nostra quotidianità stravolgendola.

Per questo diventa fondamentale un ‘supporto’, non solo per i più attempati, ma anche e soprattutto per i nativi digitali, che non possono essere considerati formati solo per il fatto di essere nati immersi in una società iperconnessa. Dobbiamo capire come funzionano i social, quali sono i meccanismi che sottintendono alla pubblicità e al marketing sui social network e sul web, come individuare una fonte attendibile evitando fake news, come utilizzare un motore di ricerca in totale sicurezza, le regole da tenere in ambito social, comprendere le dinamiche dietro al gaming che a volte diventa una vera e propria dipendenza che sfocia o può sfociare in comportamenti aggressivi e antisociali quando ne viene abusato.

Non è un caso che quasi parallelamente alla nascita del web sia nata la media education i cui scopi sono principalmente tre: comprendere i diversi media e le varie tipologie di messaggi; utilizzarli correttamente, saper interpretare in maniera critica il messaggio; essere in grado di generare un messaggio.

Ripetiamo Internet resta uno strumento indispensabile ed è fondamentale per i ragazzi, per i genitori, e per gli adulti che hanno a che fare con i minori, conoscerlo in tutte le sue potenzialità. 

È necessario apprendere come funzionano i social, i motori di ricerca e cosa succede anche a livello di meccanismo pubblicitario quando postiamo qualcosa sui nostri profili e come queste informazioni possono essere utilizzate da terzi. 

Una frase che sentiamo spesso è “quando un prodotto o servizio che usate è gratis il prodotto sei tu”. Tutte le volte che interagiamo con un post, facciamo un commento, mettiamo un like, condividiamo un articolo trovato su internet o un prodotto che compriamo su Amazon stiamo dando delle informazioni che verranno utilizzate per creare dei messaggi pubblicitari sulla base delle nostre preferenze.

Questi elementi saranno sempre più importanti per i gestori delle pagine visto che, senza investire in questa forma di promozione, i contenuti delle pagine spesso non appaiono nelle bacheche dei fan. Nessuno demonizza questo meccanismo, che anzi è un ottimo strumento per fare web marketing, ma l’utente deve essere informato e sapere bene dove si trova e in che contesto si muove quando interagisce in rete. Stesso discorso su Google nonostante il meccanismo sia leggermente diverso, anche qui vengono utilizzati i dati delle nostre ricerche per migliorare sia il suo algoritmo, rendendolo sempre più preciso e puntuale, sia la pubblicità a pagamento.

Solo per fare un esempio i risultati che visualizziamo nella ricerca organica, non a pagamento, vengono influenzati da tantissimi fattori tra cui anche le ricerche effettuate in precedenza da un utente e la sua localizzazione geografica che specie da mobile viene sempre richiesta dal motore e che la pubblicità a pagamento attraverso il così detto re-marketing segue l’utente quando effettua determinate ricerche riproponendo la vendita di quel prodotto e servizio, ecco perchè se cerchi un volo su internet senza concludere la transazione mentre navighi ti saranno riproposte inserzioni pubblicitarie su quella specifica tematica.

Il messaggio finale è che comunque il web non va demonizzato perché rimane uno strumento fondamentale per la crescita di un individuo e collettiva; però come ogni strumento va imparato a usare nella maniera migliore. 

2020-11-24T13:27:55+01:00