hamburger menu

Amore o anestesia? Alla ricerca della vertigine

Da sempre ci hanno abituato a credere che l’amore debba viaggiare di pari passo con emozioni intensissime, senso di stordimento e una profonda vertigine interiore.In realtà oggi anche le neuroscienze ce lo confermano e molti studiosi hanno paragonato l’amore alla droga o alla follia. In particolare Helen Fisher, antropologa e ricercatrice, esperta di biologia dell’amore, […]

Da sempre ci hanno abituato a credere che l’amore debba viaggiare di pari passo con emozioni intensissime, senso di stordimento e una profonda vertigine interiore.
In realtà oggi anche le neuroscienze ce lo confermano e molti studiosi hanno paragonato l’amore alla droga o alla follia.

In particolare Helen Fisher, antropologa e ricercatrice, esperta di biologia dell’amore, con una serie di studi illuminanti ha dimostrato che nel cervello, quando ci innamoriamo, entrano in gioco gli stessi mediatori chimici, si attivano gli stessi percorsi neuronali e strutture cerebrali di quando siamo sotto effetto di cocaina. 
Ovviamente tutto questo, se non si traduce poi in una effettiva dipendenza patologica e sfocia poi nella capacità di mantenere un equilibro quando si è in relazione, rappresenta qualcosa di molto bello e stimolante per tutti noi.

Attenzione però, perché non tutti siamo in grado di lasciarci andare così facilmente e a farci travolgere dalle emozioni, anzi, a volte proprio non riusciamo a sentire niente.
Questo può succedere perché, quando entriamo in una relazione di coppia, si attivano moltissime delle nostre paure più ancestrali, spesso legate alla storia personale di ognuno di noi, che può essere fatta di piccoli o grandi traumi affettivi. Queste paure spesso ci fanno scattare dei meccanismi di difesa, tra i quali c’è anche una sorta di ”anestesia emotiva”: vorrei tanto sentire ma non ci riesco. E più cerchiamo la vertigine più cadiamo nella paralisi delle sensazioni.

Quando sappiamo che il problema non è il partner, perché ci piace, ma ci troviamo ad avere a che fare con dei blocchi emotivi, che possono invadere anche l’area della sessualità, è importante non combatterli, ma abbracciarli e dargli tempo di sciogliersi, perché possono avere a che fare con una profonda paura dell’intimità e non possiamo controllarli con la volontà o con il pensiero.

Fondamentale è anche parlarne con il nostro compagno/a, perché sentirsi compresi attiva un circolo virtuoso nella relazione e alimenta la fiducia, fattore di per sé terapeutico in queste situazioni. Poi, se tali stati emotivi dovessero perdurare nel tempo e costituire un ostacolo al benessere del rapporto di coppia, si può tranquillamente chiedere l’aiuto di un esperto.

Lo sapevi che:

Uno studio del 2010 della Rutgers University ha dimostrato che innamorarsi assomiglia molto alla sensazione di chi assume droga: ci sono momenti di euforia, dovuti al rilascio di sostanze come la dopamina, l’ossitocina e l’adrenalina, e ci sono momenti di vera e propria ossessione, dovuta all’abbassamento della serotonina.

Implicati nell’attaccamento e nel piacere sopraggiungono in un secondo tempo anche ossitocina e oppioidi endogeni. Non sconvolgono, infondono senso di calma, tenerezza e intimità, permettono di stabilire il legame ma inducono dipendenza. Esattamente come succede per le droghe: più tempo passiamo con il nostro compagno, più dipendenti di lui diventeremo.

Quando siamo attratti da qualcuno, anche il nostro sistema nervoso simpatico viene stimolato. I muscoli si contraggono e le pupille si dilatano: questo avviene perché l’ondata di dopamina eccita le terminazioni nervose dei nostri occhi. Lo ha confermato una ricerca del Dipartimento di psicologia dell’Università di Tromsø, in Norvegia. Secondo i risultati dello studio, le donne dilaterebbero le pupille degli occhi di fronte a un potenziale partner, soprattutto durante il ciclo mestruale.

È normale perdere appetito e sentirci a disagio quando cominciamo a uscire con qualcuno. È il modo che ha il nostro corpo per dirci che quella persona ci piace davvero. Il mal d’amore, infatti, ha un impatto sull’ormone dello stress, il cortisolo, che ci fa sentire come fossimo influenzati.

Domande allegate:

Ale,
Sono fidanzato da quasi 4 anni, e ho vissuto emozioni fortissime con lei ma…
Cristina, 15 anni
Ogni volta che provo ad iniziare una relazione con un ragazzo mi stanco…


Nel famosissimo film “Paura d’amare^, del 1991, con Al Pacino e Michelle Pfeiffer, uscito dal carcere, Johnny si innamora di una cameriera sola e disillusa. La donna inizialmente rifiuta i suoi modi insistenti, ma lui non si perde d’animo e fa di tutto per conquistarla…

 

 

2021-02-19T10:06:08+01:00