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Zagrebelsky agli studenti: “La scuola sia strumento di libertà”

Oggi il webinar nell'ambito del concorso 'Rileggiamo l'Articolo 34 della Costituzione'

ROMA – “La scuola è aperta a tutti”, recita l’articolo 34 della Costituzione. Un articolo che non nasce con l’obiettivo di porre sullo stesso livello tutti gli studenti, ma con quello di renderli liberi. “Perché l’apprendimento porta alla libertà, ed è questo il fine della scuola”, ha spiegato il professor Gustavo Zagrebelsky, giurista ed accademico italiano, agli studenti collegati online sulla piattaforma Zoom. L’ex presidente della Corte costituzionale li ha incontrati oggi per parlare del futuro della scuola, del diritto all’istruzione, del diritto all’informazione e della loro reciproca connessione, nell’ambito del concorso ‘Rileggiamo l’Articolo 34 della Costituzione’.

L’iniziativa, che coinvolge 171 scuole di tutta Italia, è promossa da Articolo 21, dal ministero dell’Istruzione e dalla Federazione della Stampa (FNSI), in collaborazione con la Rai, l’Associazione Costituzionalisti e altre autorevoli Istituzioni. “L’insegnamento non deve essere solo trasmissione: gli studenti non sono contenitori da riempiere ma candele da accendere- ha spiegato l’accademico- la lezione non deve essere un momento di noia ma di libertà, di stimolo reciproco per i docenti e gli studenti”.

Tante le domande che studenti e docenti hanno rivolto a Gustavo Zagrebelsky nelle due ore di diretta streaming sul canale Youtube di ‘Articolo 21’, in un dialogo attivo sulla didattica a distanza e le nuove frontiere dell’insegnamento. “Gli studenti non dovrebbero imparare i testi a memoria ma sviluppare una capacità critica– ha aggiunto il docente- È questo quello che valuto durante gli esami: se sono in grado di elaborare un ragionamento, non se conoscono tutto a memoria”. Il webinar è stato introdotto da Renato Parascandolo, giornalista, saggista e docente, e da Giuseppe Giulietti, giornalista, sindacalista e Presidente della FNSI.

2021-04-16T11:37:19+02:00