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ASI: un nuovo capitolo di Storia Spaziale Italiana

Un "posteggiatore" per raccontare il ruolo italiano nella Stazione Spaziale Internazionale 

Dopo il successo ottenuto lo scorso anno dal primo "corto in stop motion", l’ASI rilancia la sfida. Questa volta il "testimonial" Leo Gali,  l’avatar di plastilina con le fattezze e il nome anagrammato di Galileo Galilei che abbiamo già visto citare Meliés puntando il proprio cannocchiale verso la Luna, è alle prese con la Stazione Spaziale Internazionale. Per raccontare in una manciata di secondi (115) il ruolo italiano nella realizzazione del più ambizioso progetto mai messo in orbita dall’uomo. 

Nel nuovo Stop Motion la nostra “mascotte” diventa una sorta di ‘posteggiatore spaziale’ che, galleggiando in orbita attorno alla ISS, ne assembla pezzo per pezzo i moduli. Ricordandoci così, a modo suo, che si deve infatti al nostro Paese la realizzazione di oltre il 50% dello spazio abitabile della Stazione: dal laboratorio europeo Columbus, al Nodo 2, dalla Cupola fino al PMM, uno dei tre moduli pressurizzati MPLM forniti dall’Italia e utilizzati per l’approvvigionamento della Stazione, trasformato in permanente. 

Finito il montaggio, il nostro testimonial ricompare questa volta all’interno della Cupola, con una polaroid in mano (citazione liberamente rielaborata delle straordinarie foto realizzate dal nostro Nespoli proprio da lì) con cui comincia a scattare istantanee della Terra che volteggiano una per una all’interno della ISS. Uno ‘spot’ di grande impatto che, in compagnia del primo "corto" di Leo Gali accompagnerà l’Agenzia Spaziale Italiana in giro per convention, fiere ed eventi in tutto il mondo. Oltre che, naturalmente, sul web.
Per realizzare questo cortometraggio l’ASI si è rivolta ad uno dei più affermati artisti italiani nel campo dell’animazione in stop motion con la plastilina. Occorre un lavoro lungo e faticoso, anche attraverso l’utilizzo di una una particolare tecnica fotografica, perché ogni più piccolo movimento comporta l’utilizzo di tantissimi fotogrammi da montare in sequenza. Ma il risultato premia le attese. Almeno a nostro parere. Buona visione.


Su una luna pallida e rotonda, che richiama le visioni dell’illusionista e cineasta francese Georges Méliès, saltellano divertiti due riconoscibilissimi astronauti italiani in tuta arancione: Vittori e Nespoli. Li inquadra un occhio di bue teatrale che è in realtà, anzi in finzione, il punto di vista di un osservatore al cannocchiale: un antico Galileo Galilei che in un attimo si trasforma in un fantomatico – e anagrammatico – professor Leo Gali, all’interno di un confortevole ufficio moderno. Siamo nella sede dell’Asi, e questo è lo spot che accompagnerà l’immagine dell’Agenzia spaziale negli eventi che vedranno protagonista lo spazio italiano nel mondo. Si tratta di un esempio artistico di comunicazione istituzionale: 69 secondi realizzati da alcuni dei migliori professionisti del settore in Italia, con la tecnica dell’animazione di figure di plastilina in “stop motion”.


ASI

2018-06-05T17:32:18+02:00