Nell’area identificata, i ricercatori hanno catalogato circa 8 mila figure incise nella pietra, sparse su un’area di quasi tre chilometri di raggio.
Le meravigliose incisioni, che secondo gli archeologi risalgono a più di 6 mila anni fa, rappresentano animali, intricate linee ondulate, cerchi concentrici e rappresentazioni di stelle.
Il sito rappresenta un piccolo enigma per i ricercatori, dato che, come spiega l’archeologo dell’INAH Gerardo Rivas, non vi erano prove di insediamenti di cacciatori-raccoglitori nella zona. Rivas ritiene che i petroglifi possono rivelare indizi preziosi utili a comprendere il sofisticato livello di abilità questi uomini della pietra e il tipo di strumenti che sono stati in grado di produrre.
Lo studio del sito è cominciato nel mese di agosto dell’anno scorso e ora l’Istituto precede di consentire l’accesso ai turisti nell’area, che si trova a circa 60 chilometri dalla città messicana di Monterrey. [fonte: ilnavigatorecurioso]