ROMA – Le proprietà curative di alcuni derivati della Marijuana sono ormai ben note.
Aiutano gli esseri umani a guarure dal glaucoma oculare, trattano la nausea indotta da chemioterapia e alleviano l’infiammazione associata all’artrite.
Ma lo stesso vale per i cani? Beh, sembrerebbe di sì.
C’è un numero crescente di aziende negli Stati Uniti che vendono “pet-pot”, biscotti contenenti cannabidiolo (CBD) estratto dalla cannabis, che si pensa possa aiutare gli animali ad alleviare dolori articolari, trattare i disturbi dell’umore e a perdere peso.
Le piante di cannabis contengono più di 60 composti unici.
Due di quelli più comuni sono il tetraidrocannabinolo (THC) – la sostanza chimica psicoattiva che produce la “fattanza” – e il cannabidiolo (CBD).
Le piante di marijuana e le sue foglie contengono alti livelli di THC, classificati come illegali in molti paesi e stati.
Al contrario la canapa contiene meno THC e più CDB legale.
Per questo la canapa è legalmente raffinata negli stabilimenti industriali per prodotti come gli alimenti di semi di canapa, olio di canapa, cera, resina, corda, stoffa, carta e carburante.
Come risultato, la sua produzione e la vendita è legale in molti paesi e stati.
Contiene naturalmente sostanze che agiscono sul sistema endocannabinoide, un complesso sistema che si pensa sia coinvolto in un gran numero di processi fisiologici tra i quali il controllo motorio, la memoria e l’apprendimento, la percezione del dolore, la regolazione dell’equilibrio energetico, e in comportamenti come l’assunzione di cibo.
Quasi ogni tessuto contiene recettori che rispondono ai componenti presenti nella cannabis.
Una volta attivati, questi recettori attivano reazioni chimiche che aumentano i meccanismi di risposta allo stress naturale del corpo.
Secondo le aziende che producono biscottini alla cannabis, il CDB è un aiuto per alleviare alcune sofferenze di cani e gatti, anche per dare sollievo agli animali in fase terminale
