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Sono incinta? I test per scoprirlo

Quante volte si viene assalite dal dubbio di essere o no incinta e di avere l’urgente bisogno di saperlo quanto prima? Sapere di poter andare semplicemente in farmacia ad acquistare un test di gravidanza senza bisogno di una ricetta è molto rassicurante: ridona il sonno a molte ragazze quando risulta negativo e regala una gioia […]

8 Febbraio 2016
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test di gravidanza

Quante volte si viene assalite dal dubbio di essere o no incinta e di avere l’urgente bisogno di saperlo quanto prima? Sapere di poter andare semplicemente in farmacia ad acquistare un test di gravidanza senza bisogno di una ricetta è molto rassicurante: ridona il sonno a molte ragazze quando risulta negativo e regala una gioia immensa a chi desidera avere un bambino quando risulta positivo.
Questi test rilevano la presenza dell’ormone della gravidanza, il beta-HCG (gonadotropina corionica), prodotto da una sostanza che si chiama trofoblasto, un tessuto embrionale che con l’avanzare della gestazione diventerà la placenta. Un test di gravidanza è negativo se il valore di beta-Hcg presente nelle urine è inferiore a 10ui/l, mentre positivo se la quantità d’ormone dosato risulta uguale o superiore a questo valore. Quasi tutti i test hanno una punta che va immersa per tre-cinque minuti nell’urina. Una finestrella darà il risultato, generalmente appare una linea differente da quella della finestra di controllo. In alcuni, in alternativa alla linea verticale o orizzontale, si può leggere la scritta ‘sei incinta’ o ‘non sei incinta’. Tuttavia, va detto che hanno una sicurezza del 99%. Possono esistere i “falsi negativi”, cioè il test può dare una risposta negativa, ma in realtà si è incinta. Ciò accade quando il test si fa troppo in anticipo o se la confezione è stata mal conservata. Al contrario, raramente si verificano i falsi positivi.
Ad ogni modo, è sempre meglio evitare di bere prima del controllo e fare il test al risveglio, quando le urine sono più concentrate. Bisogna aspettare il momento giusto, cioè 12-14 giorni dopo il rapporto, ovvero il tempo che occorre affinché l’ovulo fecondato risalga le tube di Falloppio e si impianti sull’endometrio, solo allora il corpo inizierà a rilasciare l’ormone della gravidanza. Solitamente, si consiglia di effettuare il test dal primo giorno di ritardo del ciclo, in modo da essere sicuri che il test sia davvero attendibile.
Un’alternativa ancora più sicura rispetto a questo test, è l’analisi del sangue, che rileva con esattezza la presenza dell’ormone, senza possibilità di errore.
Altri segnali utili a scoprire la presenza di una gravidanza sono l’amenorrea o le perdite da impianto. Nel primo caso il ciclo non si presenta e, soprattutto nel caso in cui la donna abbia un ciclo mestruale regolare, può far nascere il dubbio di essere incinta. Nel secondo caso, può capitare che si presentino perdite di sangue, che possono confondersi con le mestruazioni perché spesso compaiono nello stesso periodo. In realtà, sono dovute alla rottura di piccoli capillari che sono sulla parete dell’utero e che, in alcuni casi, possono essere accompagnate da lievi crampi addominali. Generalmente sono più brevi e di consistenza diversa rispetto alle mestruazioni, e possono cambiare da donna a donna.
Nelle prime settimane di gravidanza si potrebbero accusare dei sintomi che potrebbero fare da campanello d’allarme come: mutamenti del seno, nausea, maggiore sensibilità verso gli odori, stimolo frequente alla minzione, mutamenti d’umore, persistenza dell’aumento della temperatura basale, possibili mal di testa e mal di schiena.
Infine, se proprio ci si accorge di qualche mutamento, basta rivolgersi al proprio ginecologo per una visita di controllo e si può avere nell’immediato la risposta ai propri interrogativi.
Insomma, è bene non allarmarsi più di tanto, se c’è un dubbio che assilla, basta ascoltare il proprio corpo o… correre in farmacia!

Lo sapevi che…

Alla fine degli anni ’50 per sapere se una donna era incinta si usavano rospi o ranocchi (ogni ospedale aveva un terrario per questi animali). La tecnica consisteva nell’iniettare una piccola quantità di urine della donna nel sacco linfatico dorsale dell’animale, per verificare poi, se, come reazione alla presenza dell’ormone della gravidanza, si trovavano spermatozoi nella cloaca, cosa che d’abitudine capita a questi animali solo in un breve periodo primaverile. Questo test, molto semplice, era, però, poco sensibile e non poteva essere usato per tutto l’arco dell’anno visto che anche i poveri rospi in una certa stagione raccolgono spermatozoi nella cloaca per fatti propri.

Diversi anni fa esisteva anche un altro test che consisteva nell’iniettare l’urina nella vena marginale dell’orecchio di un coniglio femmina tenuta lontano dal maschio. Dopo 48 ore controllavano le ovaie del coniglio per vedere la positività della prova.

Da un recente sondaggio ad opera dell’FBI risulta che uno degli oggetti più rubati al mondo è il test di gravidanza cerchiamo di capire il perché. Sembra che siano i ragazzi più giovani, sopratutto studenti, ad “allungare la mano” per accaparrarsi il tanto agoniato test di gravidanza, che comunque ha un prezzo abbordabile.

Il costo di un test di gravidanza varia dai 15 ai 20 euro. In commercio esistono anche confezioni che contengono due test che costano un po’ di più (sui 25€), che consentono di rifare il test in un secondo momento.

Se il test di gravidanza dà esito positivo, farlo una seconda volta è inutile. Se, invece, è negativo, rifarlo una seconda volta, magari a distanza di qualche giorno, è il metodo migliore per essere sicure di avere una risposta corretta.


Dubbi e domande…

Anonima
Ho fatto 4 test di gravidanza, tutti risultati negativi, ma non mi do pace…

Giulia, 16 anni
Ho effettuato tre test di gravidanza di tre marche differenti, tutti negativi…

Chiara
Volevo chiederVi un’ulteriore informazione sul test di gravidanza…

2019-03-21T11:23:08+01:00