Ora racconterò di quando,insieme ai miei compagni e ad altre classi dell’Istituto, sono andato ad Orte, un paesino in provincia di Viterbo.
Arrivati sul luogo dell’incontro, abbiamo conosciuto la nostra guida: un “giovane scudiero”.
Giunti in Piazza della Libertà, ci siamo preparati per visitare la “Orte sotterranea”: in quel momento mi sono sentito al settimo cielo, pronto ad avventurarmi sotto terra, verso l’ oscurità.
Imboccata una specie d’entrata, e con la sola luce della guida, ci siamo addentrati nel cunicolo principale. Il punto d’arrivo prestabilito era una cisterna circolare dove un tempo veniva immagazzinata l’acqua piovana e successivamente utilizzata come silos, ovvero un contenitore di grano.
Percorrendo contorte stradine, abbiamo visitato tutto il centro storico della città.
Nel primo pomeriggio siamo andati a vedere le “colombaie rupestri”, luoghi dove questi volatili deponevano le uova e venivano addestrati come “postini”.
Più avanti ci siamo ritrovati nuovamente sulla piazza centrale dove ha avuto luogo il “torneo di spade” .
A conclusione della giornata, c’è stata una esibizione di piccoli sbandieratori: il loro numero consisteva nel lanciare in alto bandiere raffiguranti le sette contrade di Orte, muovendosi al ritmo dei tamburi.
Ahimè, la gita è terminata troppo presto!
Sono tornato a casa stanco ma con ancora negli occhi e nella mente il ricordo dei bei luoghi visti e dei momenti vissuti.
Ponzo Jacopo classe 1^ B
I.C. Calderini – Tuccimei di Acilia (Rm)