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Schiave sessuali in vendita, l’ISIS usa Facebook per vendere 1800 donne

Roma – Lo Stato Islamico, sta usando Facebook come una piattaforma per vendere donne come schiave sessuali. Il prezzo delle donne, è determinato dalla domanda e offerta. I post pubblicati su Facebook, mostrano che il prezzo delle donne si aggira intorno agli 8,000 $. Le ultime immagini pubblicate da Abu Assad Almani, un militante dello […]

donna islamicaRoma – Lo Stato Islamico, sta usando Facebook come una piattaforma per vendere donne come schiave sessuali. Il prezzo delle donne, è determinato dalla domanda e offerta. I post pubblicati su Facebook, mostrano che il prezzo delle donne si aggira intorno agli 8,000 $. Le ultime immagini pubblicate da Abu Assad Almani, un militante dello Stato Islamico, sono state quelle di una ragazza che avrà avuto intorno ai 18 anni. “Mi rivolgo a tutti i miei fratelli che hanno intenzione di comprare una schiava, questa la vendo per 8,000 $,” ha scritto Almani. Dopo poco, ha postato un’altra immagine di una donna con gli occhi gonfi di lacrime e ha scritto: ”Un’altra sabiyah (schiava), sempre al prezzo di 8,000 $. Si o no?”.

Lo Stato Islamico, ha un delineato sistema di regole che devono essere seguite accuratamente. “L’inevitabile conseguenza dell’istituzione Jihadista è che le donne e i bambini degli infedeli, diventino prigionieri dei Musulmani,” questo quanto riportato nelle regole del califfato Islamico. Secondo quanto riportato dallo Human Rights Watch, il gruppo terrorista attualmente tiene prigioniere un totale di 1800 donne e ragazze. Lo Stato Islamico, sostiene che ‘questa pratica’ sia in linea con le vecchie tradizioni Islamiche. Alcuni commentatori hanno avuto dei dubbi sui prezzi delle ragazze, mentre altri hanno criticato Almani per aver postato immagini di donne senza velo sui social media. Comunque, in poche ore il profilo di Almani è stato cancellato.

Fonte www.australianetworknews.com

2018-06-05T15:36:24+02:00