ROMA – Centosettanta adesioni, duecento opere partecipanti e centocinquanta scuole presenti. Sono i numeri della seconda biennale nazionale dei licei artistici, la mostra-concorso presentata questa mattina al Miur promossa dalla Rete Nazionale dei Licei Artistici (ReNaLiArt). Un festival dell’arte in cui i giovani studenti hanno sviluppato opere sul tema del ‘viaggio’, cimentandosi con ogni tipo di tecnica che potesse dare forma alla loro creatività.
“Sono molto soddisfatta della realizzazione finale, i ragazzi hanno dato il meglio – spiega all’agenzia Dire Mariagrazia Dardanelli, dirigente del liceo artistico ‘Enzo Rossi’ e presidente della ReNaLiArt – Le opere sono molto belle e presentano un grado di complessità molto elevato. Alcuni hanno affrontato il tema del viaggio in senso ludico – prosegue la dirigente – ma la maggior parte delle opere si è concentrata sul viaggio interiore e sul viaggio verso l’altro, fino a toccare i temi delle deportazioni e del viaggio affrontato dai migranti”.
Installazioni, arti figurative e scultoree, rappresentazioni grafiche e filmati audiovisivi: tutte le opere in gara saranno esposte al pubblico da questo sabato, presso lo spazio Wegil, e potranno essere ammirate fino al 4 giugno. In contemporanea, anche le sale del ministero dell’Istruzione saranno animate dalle rappresentazioni dei ragazzi, con eventi che si susseguiranno fino alla fine della rassegna.
Entusiasti i ragazzi, che hanno avuto la possibilità di esprimersi e proporre la propria visione del tema. “Mi sono ispirata al viaggio in senso amplio, che abbraccia insieme l’universo e le profondità marine – spiega Veronica, del liceo artistico romano ‘Enzo Rossi’, autrice di un abito esposto questa mattina sulla scalinata del palazzo dell’Istruzione – nel vestito ho realizzato due cupole che possono riguardare sia i pianeti con le orbite che la forma delle meduse. Per realizzarlo è stato fondamentale l’aiuto della classe, abbiamo lavorato tutti insieme”.
A giudicare le opere, una giuria composta da illustri personalità del mondo culturale, che hanno riconosciuto il valore innovativo delle realizzazioni proposte. “Guardando le opere dei ragazzi ci rendiamo conto di quanto sia cambiato il concetto del viaggio, il rapporto con il diverso ma anche il concetto di umanità”, commenta la storia dell’arte Daniela De Angelis. Il tema sociale, infatti, è protagonista di molte opere in concorso, alcune delle quali sono state realizzate da ragazzi diversamente abili o di studenti delle scuole d’arte carcerarie. Perché, come ricorda la dottoressa Rosa De Pasquale del Miur, “il viaggio più importante è essere una famiglia umana”.