Ammettiamolo: quanti di noi, magari appassionati di una delle tante trasmissioni dedicate al cibo, non sognano di regalarsi un’esperienza sensoriale unica in uno dei ristoranti “stellati” diffusi in Italia? Ovviamente tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, nella fattispecie il mare di denaro che bisognerebbe versare per assaporare la cucina degli chef più prestigiosi.
È davvero il caso di dirlo: in un tempo di vacche magre come questo, tra carovita, caro energia e salari bassi, il piatto piange che è un (dis)piacere. Praticamente impensabile, in un contesto simile, pensare di potersi concedere chissà quali follie a tavola. E se vi dicessimo che con 68 euro si può mangiare in uno dei migliori ristoranti stellati italiani?

Esattamente così: ci sono dei ristoranti stellati che consentono di mangiare gourmet senza sottoporsi a un salasso. Una lista accurata dei principali menu degustazione è stata fornita dalla redazione di Gambero Rosso, stilata sulla base dei Ristoranti con almeno una stella Michelin e almeno 85 punti sulla guida del Gambero Rosso.
Menu da sogno a 68 euro nel ristorante stellato, ecco dove trovarlo
Cominciamo dal ristorante stellato che secondo il Gambero Rosso ha il menu più “light” per le tasche degli avventori. Si tratta della Trattoria Da Amerigo a Valsamoggia, alla porte di Bologna, dove con 68 euro si può mangiare con il menu a degustazione stagionale “Scoperta e Natura”, a base di portate con temi legati al momento dell’anno.
Il menu “Scoperta e Natura” è per due persone e prevede cinque portate legate come detto al momento dell’anno, dal selvatico al sottobosco e in genere a materie più rare e costose. Anche in Toscana si può mangiare stellato a prezzi contenuti. Come al Piastrino di Pennabilli, che a 95 euro offre un menu da otto portate e uno da dieci a 120 euro.
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Spostandosi nelle Marche, a L’Arcade di Porto San Giorgio, è possibile accedere a una degustazione da 80 euro mentre in Umbria, a L’Acciuga di Perugia, si può mangiare con 75 euro. Conveniente anche La Parolina di Acquapendente, in provincia di Viterbo (Lazio), con menu che costano intorno ai 100 euro, così come l’abruzzese Mammaròssa (Avezzano).
Menu a 70 euro anche in Campania, da Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda. Più a Sud, tra Puglia, Calabria e Sicilia troviamo Pashà a Conversano (100 euro), Dattilo a Strongoli (110 euro) e Cortile Spirito Santo a Siracusa (110 euro). Si può mangiare gourmet senza svenarsi anche al Nord, a cominciare dal ristorante Paolo Griffa al Caffè Nazionale di Aosta, con due menu da quattro e sei portate a 120 e 160 euro.
A prezzi ancora accessibili in Liguria e Lombardia ci sono I Balzi Rossi di Ventimiglia (menu tra 120 e 140 euro) e Casa Leali a Puegnago (menu “Classici” a soli 85 euro).. In Veneto ci sono la Locanda San Lorenzo in Alpago (menu degustazione a 115 e 125 euro) e il Damini Macelleria di Arzignano (menu a sorpresa a 120 euro). Chiudono il Trentino e il Friuli con Malga Panna di Moena (menu a 110 e 120 euro) e L’argine a Vencò, dove si può mangiare con 90 euro.