È sempre elevata l’attenzione da parte del Ministero della Salute. Le autorità sanitarie non cessano di supervisionare i prodotti immessi sul mercato per richiamarli quando risultano pericolosi per la salute pubblica. Esiste anche una specifica sezione del portale ministeriale (salute.gov.it) dedicata alle allerte alimentari e costantemente aggiornata.
Trovarla è facile: all’interno della sezione “News e media” bisognerà spostarsi su “Notizie” e poi su “Avvisi di sicurezza” per approdare infine ai “Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”. L’ultimo prodotto richiamato a causa di criticità igienico-sanitarie è una carne. Al suo interno è stata rilevata la presenza di un pericoloso batterio.

Non si abbassa dunque l’asticella del controllo ministeriale sui prodotti che finiranno nelle cucine e sulle tavole delle famiglie italiane. Il 2024 da questo punto di vista è stato un anno emblematico, caratterizzato da centinaia di ritiri di prodotti alimentari (641 ritiri, il dato più alto degli ultimi anni). Ecco qual è l’ultimo prodotto tolto dal mercato.
Carne con pericoloso batterio, intervento del Ministero della Salute
Il Ministero della Salute ha richiamato il Salame campagnolo da 300 grammi del marchio G.A. Prodotti Toscani srl. Il motivo della segnalazione apparsa il 14 marzo 2025 sul portale ministeriale è un richiamo per rischio microbiologico. Il lotto di produzione oggetto del richiamo alimentare è il numero 00115, sede dello stabilimento I 1460 S.
Quanto alla data di scadenza (o termine minimo di conservazione), l’avviso ministeriale indica «tutte le scadenze associate al lotto». Più nello specifico, il motivo del richiamo è «sospetta presenza di Listeria M.». Il pericolo è dunque quello di essere infettati dalla listeriosi causata dal batterio Listeria monocytogenes, che facilmente può contaminare un’ampia varietà di cibi crudi, a partire dalle carni non ben cotte.

In genere i sintomi dell’infezione da listeria sono simili a quelli di altre gastroenteriti infettive. Parliamo dunque di febbre, nausea, diarrea, dolori muscolari. Quando la listeria si diffonde al sistema nervoso possono presentarsi invece altri sintomi come cefalea, confusione, irrigidimento del collo oltre alla presenza della febbre.
Essendo un’infezione di origine batterica la listeriosi viene trattata con una terapia antibiotica specifica, tanto negli adulti quanto nei bambini. La nota del Ministero della Salute si conclude con questo invito rivolto ai consumatori: «Il prodotto non deve essere consumato e restituito al punto vendita dove è stato acquistato».
La causa dell’infezione da listeria? Niente altro che la contaminazione dei cibi ingeriti con il batterio, che può essere presente, oltre che nelle carni e nelle verdure crude, anche nei prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato. Come per gran parte dei batteri, anche il batterio Listeria monocytogenes non sopravvive alla pastorizzazione e alla cottura.