Buone notizie per i possessori di Partita Iva, in arrivo per loro un bonus tanto atteso

A certe condizioni anche chi ha la partita IVA può beneficiare di questo bonus. Tutto quello che c'è da sapere.

Nel 2020 il vecchio bonus Renzi è stato sostituito dal trattamento integrativo, entrato a fare parte delle buste paga dei lavoratori dipendenti. Erogato solo per sei mesi nel 2020, l’anno successivo il trattamento integrativo è entrato a regime ed è rimasto in vigore anche negli anni successivi. Anche quest’anno chi rispetta determinati requisiti può beneficiarne.

Hanno diritto al trattamento integrativo – o ex bonus Renzi – da 100 euro in busta paga i lavoratori dipendenti che rientrano nella fascia di retto compresa tra 8.174 e 15 mila euro. Ma possono averlo anche i dipendenti con redditi superiori, tra 15 mila e 28 mila euro, a condizione che abbiano detrazioni superiori all’imposta dovuta.

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Buone notizie per i possessori di Partita Iva, in arrivo per loro un bonus tanto atteso – Diregiovani.it

Come noto il requisito necessario per avere il trattamento integrativo – detto anche bonus Irpef – è il reddito da lavoro dipendente o assimilato. Niente da fare invece per i titolari di partita IVA con reddito da lavoro autonomo. Ma questo non significa che i forfettari siano del tutto esclusi dal bonus Irpef. Lo chiarisce una circolare. Vediamo di cosa si tratta.

Bonus Irpef per le partite IVA, come funziona

Nella circolare n. 29/E del 20 dicembre 2020 si può leggere quanto segue: «Qualora il contribuente, titolare di redditi che consentono la fruizione del beneficio fiscale in argomento, produca anche redditi di lavoro autonomo in regime forfetario, tali redditi devono essere considerati nella determinazione del reddito complessivo ai fini della verifica della spettanza del trattamento integrativo».

In sostanza il contribuente titolare di partita IVA in regime forfettario ha diritto all’ex bonus Renzi se ha anche un reddito da lavoro dipendente. Occorre che il cumulo dei redditi delle due attività gli faccia percepire un reddito complessivo che gli consenta di maturare il diritto al bonus Irpef da 100 euro. Insomma: il solo reddito da lavoro autonomo non basta per avere il trattamento integrativo.

Bonus Irpef
Bonus Irpef per le partite IVA, come funziona – Diregiovani.it

Questo significa che i redditi prodotti dal forfettario come lavoratore autonomo devono essere considerati nel determinare il reddito complessivo e sommati ai redditi derivanti dal lavoro dipendente. Sono invece esclusi dalla percezione del bonus i contribuenti il cui reddito complessivo non è formato dai redditi appositamente indicati dall’articolo 1 del decreto.

Stesso discorso per i contribuenti che non hanno un’imposta lorda generata da questi redditi superiore alle detrazioni spettanti in riferimento ai medesimi e, infine, i contribuenti che, pur potendo vantare un’imposta lorda superiore alle detrazioni, hanno un reddito complessivo superiore a 28 mila euro.

Dunque non c’è alcuna esclusione aprioristica dei contribuenti in regime forfettario dall’ex bonus Renzi da 100 euro. Per ottenerlo dovranno però essere in possesso dei requisiti elencati in precedenza.

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