Chi conserva ancora qualche vecchia lira nascosta in un cassetto farà bene a controllare. Potrebbe essere arrivato il momento per rispolverare questi piccoli tesori del passato. Alcune vecchie lire, infatti, oggi hanno un valore sorprendentemente alto per i collezionisti e gli appassionati di numismatica. In qualche caso una singola moneta può valere anche più di 2000 euro.
Queste vecchie lire sono tra le monete italiane che i collezionisti ricercano di più. Parliamo di esemplari che per via di alcune peculiarità – come l’anno di conio, eventuali errori di stampa o la loro rarità – si sono tramutati in pezzi molto ricercati sul mercato del collezionismo. Potremmo averne una tra le mani senza nemmeno saperlo.

Una di queste vecchie lire, passata inosservata o caduta nel dimenticatoio per anni, oggi potrebbe permetterci di sostenere le spese per una vacanza o di toglierci uno sfizio che pensavamo essere ormai fuori dalla nostra portata. Ecco quali sono le vecchie lire più ambite e come riconoscerle. Potremmo scoprire di avere un tesoretto in casa.
Queste vecchie lire possono valere più di 2.000 euro
Tra le monete italiane più ricercate ci sono le 100 lire Minerva. Le edizioni del 1955 e 1958 possono arrivare a valere fino a 1.200 e 3.000 euro. Altri esemplari con errori di conio possono superare i 500 euro. Coniate dal 1955 al 1989, su queste monete è raffigurata la dea Minerva affiancata da un ulivo. Possono valere molto soprattutto in presenza di un dettaglio raro o di un errore di conio.
Una delle più ricercate è la prima emissione della moneta, datata 1955. Se conservata in Fior di Conio – ovvero priva di segni di usura – il suo valore può toccare i 1.200 euro. Ancora più preziosa è l’edizione del 1958, reputata rara per la sua bassa tiratura. In perfetto stato di conservazione questa moneta può arrivare a valere fino a 3.000 euro.

Anche le monete Minerva che presentano errori di conio – come doppia battitura, lettere sbagliate o dettagli mancanti – possono valere parecchie centinaia di euro. Alcune particolari varianti possono fruttare 500 euro ai loro possessori. Chi possiede una moneta da 100 lire Minerva farà bene a controllare attentamente alcuni dettagli.
Attenzione prima di tutto all’anno di coniazione. Le monete Minerva più rare sono quelle coniate tra il 1955 e il 1958. Occhio poi agli errori di conio: una lettera fuori posto, un dettaglio mancante o una doppia battitura possono aumentarne il valore. Infine ci sono le condizioni delle monete: quelle in Fior di Conio hanno più valore.
Chi possiede una moneta Minerva potrà vendere nelle aste di numismatica specializzate oppure nei mercatini di collezionisti e nelle fiere del settore. Ma anche online c’è possibilità di vendere queste monete. Ad esempio su siti come eBay o Catawiki, dove c’è anche la possibilità di confrontare i prezzi.