Con il conguaglio del modello 730 si possono verificare due situazioni differenti: un credito che dà diritto al rimborso fiscale oppure un debito che andrà versato in busta paga (attraverso il sostituto d’imposta ovvero il datore di lavoro nel caso del dipendente) o con il modello F24. In un caso come nell’altro, i lavoratori dipendenti vedranno in busta paga gli effetti del conguaglio.
In caso di credito, in busta paga arriverà il rimborso mentre in caso di debito troveremo una trattenuta. Il problema, in caso di Irpef a debito, è che il lavoratore dipendente rischia di trovarsi una trattenuta consistente in busta paga. L’inconveniente può essere evitato semplicemente pagando a rate l’imposta dovuta. Ma come si fa a rateizzare il debito?

Il problema non si pone se presentiamo la dichiarazione attraverso il CAF o un commercialista. In questo caso non dovremo fare altro che dire che desideriamo versare a rate l’imposta. Come fa però il contribuente che presenta il 730 in autonomia a scegliere la rateizzazione del debito?
Come pagare a rate l’Irpef a debito nel 730
Quando la somma a debito da pagare risulta particolarmente elevata per il contribuente, costretto a pagare in una volta solo un importo fuori dalla sua portata, la soluzione ottimale può essere la rateizzazione. Il Fisco permette al contribuente di rateizzare l’Irpef a debito fino a un tetto massimo di sette rate totali.
Attenzione però: il numero massimo di rate presuppone che la dichiarazione dei redditi venga presentata il primo mese utile. In altre parole: può beneficiare delle sette rate soltanto chi presenta il 730 già a maggio. Altra cosa da tenere in conto è che a partire dalla seconda rata andranno sommati interessi pari allo 0,33% mensile.

Chi presenta in autonomia il 730 con la dichiarazione precompilata dovrà indicare la sua volontà di pagare a rate il debito Irpef nel Quadro F del modello 730, più precisamente nella colonna 7 del rigo F6. Nella colonna 7 il contribuente dovrà indicare il numero di rate. Potrà scegliere tra un minimo di 2 e un massimo di 6, che si abbassa a 5 per i pensionati.
Per chi invece presenta il 730 senza sostituto d’imposta il numero massimo di rate è pari a 7, con l’ultima rata in scadenza il 16 dicembre. Il debito andrà suddiviso in base al numero di rate scelte. Sempre tenendo conto che a esclusione della prima (da versare entro il 30 giugno 2025) l’importo delle singole rate sarà maggiorato dagli interessi dovuti per la rateizzazioni (pari, come detto, allo 0,33% al mese).