Detrazioni spese scolastiche, cosa sapere e cosa fare per recuperarle nel 730

Chi ha intenzione di inserire le spese scolastiche nella dichiarazione dei redditi per ottenere le detrazioni deve sapere alcune cose.

In sede di dichiarazione dei redditi c’è la possibilità di indicare le spese detraibili che permettono di ridurre l’imposta lorda. Le spese che possono essere detratte non vanno a ridurre il reddito imponibile – come accade con le spese cosiddette “deducibili”. Il meccanismo è diverso. Le spese detraibili vengono sottratte direttamente dall’imposta lorda ovvero dalla somma da versare al Fisco.

Le detrazioni in altre parole danno diritto a uno “sconto” fiscale sull’importo da pagare quando dichiariamo il reddito percepito nel corso dell’anno. Tra le agevolazioni più rilevanti troviamo la detrazione Irpef al 19%, applicabile a tutta una serie di spese sostenute nell’anno precedente. La detrazione permette di sottrarre il 19% della spesa sostenuta – al netto di eventuali franchigie – direttamente dall’imposta a debito.

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Detrazioni spese scolastiche, cosa sapere e cosa fare per recuperarle nel 730 – Diregiovani.it

La detrazione del 19% si può applicare alle spese mediche, agli interessi passivi del mutuo per la prima casa, alle spese per l’istruzione, per il veterinario e per le spese funebri. Anche le spese scolastiche sostenute per i propri figli si possono inserire nella dichiarazione dei redditi. Per farlo però occorre sapere alcune cose. Ecco come fare per recuperare le spese scolastiche nel 730.

Detrazioni spese scolastiche, come recuperarle nel 730

La prima cosa da sapere è che la detrazione del 19% per le spese scolastiche spetta a quelle sostenute nel 2024 per l’asilo nido – per chi non ha usufruito del bonus appositamente dedicato – e per le scuole dell’infanzia, le scuole medie e superiori. Le scuole possono essere statali o paritarie. La detrazioni è applicabile anche ai conservatori e agli istituti musicali

Altra cosa da sapere: è possibile portare in detrazione fino a 800 euro per figlio, il che significa che si possono recuperare al massimo 152 euro a figlio (il 19% appunto). Da quest’anno però chi ha un reddito complessivo che supera i 50 mila euro vedrà la detrazione ridursi fino ad azzerarsi per i redditi superiori a 250 mila euro. Ma quali spese si possono detrarre? Innanzitutto quelle per le rette. Ma si possono recuperare anche le tasse scolastiche, i contributi obbligatori e quelli deliberati dagli organi scolastici.

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Detrazioni spese scolastiche, come recuperarle nel 730  – Diregiovani.it

Tra le spese detraibili rientrano anche quelle per la mensa pre e post-scuola, le gite, i laboratori, i corsi di lingua o teatro. Niente da fare invece per i libri, la cancelleria e il materiale scolastico. Nel caso in cui il figlio dovesse avere una certificazione DSA, sarebbe possibile detrarre le spese anche per gli strumenti compensativi.

Attenzione poi al mezzo di pagamento: è richiesto il pagamento tracciabile (bonifico, carta, bollettino postale o PagoPA) per accedere alle detrazioni. Ultima cosa da sapere: la detrazione spetta soltanto a chi ha effettivamente sostenuto la spesa. Soltanto il genitore che ha pagato potrà detrarre le spese. Non anche l’altro genitore con figlio a carico.

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