Game over Tudor, al suo posto una leggenda della Juve in panchina

Il tecnico croato, finito sul banco degli imputati dopo gli ultimi pareggi in serie, potrebbe essere insediato dalla mitica figura bianconera

E fu così che quasi improvvisamente, in un crescendo di dubbi e perplessità favorito anche dalle tante gare ravvicinate, che l’allenatore si è ritrovato di nuovo a far fronte a quello stesso scetticismo che ne aveva accompagnato la sua venuta lo scorso 23 marzo. Quando fu chiamato a sostituire Thiago Motta sulla panchina della Juve.

Igor Tudor preoccupato
Game over Tudor, al suo posto una leggenda della Juve in panchina (Screenshot da profilo Instagram @lucacimini82) – Diregiovani.it

Dopo aver risposto ‘presente’ alla chiamata di una dirigenza alla disperata ricerca di un po’ di ‘juventinità‘ dopo l’infelice parentesi esperita con l’ex tecnico del Bologna, Igor Tudor ha accettato con entusiasmo un incarico circoscritto alla fine della stagione in corso. Ma con l’importante clausola di un rinnovo automatico per l’anno successivo in caso di qualificazione alla Champions League, l’obiettivo per il quale era stato assunto e che poi fu raggiunto all’ultima giornata, non senza qualche sofferenza.

I più maliziosi avevano da subito fatto notare l’esistenza di una postilla poi resa pubblica nel primo accordo tra il croato e i dirigenti bianconeri: se avesse voluto ingaggiare un nuovo mister, la Juve avrebbe pagato una penale di 500mila euro a favore di Tudor per sollevarlo dall’incarico di fatto appena assunto per la nuova annata.

La voce, affatto tenuta nascosta dai media, è che la dirigenza dei piemontesi avesse in mano una sorta di accordo con Antonio Conte. Che si sarebbe liberato dal Napoli a prescindere dalla vittoria dello Scudetto. Anch’esso arrivato, come per la rispettiva missione di Tudor, dopo gli ultimi 90′ di campionato.

Il dietrofront del salentino avrebbe poi lasciato di sasso la Juve, che forse per un momento ha anche pensato di strappare Gasperini (forte di un lungo passato nelle Giovanili bianconere come allenatore) alla Roma. Nulla da fare.

L’ombra di Zidane su Tudor: Sacchi tira la volata a ‘Zizou’

Il tecnico di Grugliasco ha mantenuto la parola data, col nuovo DG bianconero Comolli pronto – per dar forza all’investitura di Tudor – a prolungare subito il contratto dello slavo fino al 2027. Detto fatto. Ma per più di qualche addetto ai lavori, la ‘scelta’ della Juve di puntare sull’ex difensore lanciato in bianconero da Marcello Lippi era rimasta una sorta di Piano B. Poi diventato giocoforza la strada obbligata da seguire.

Zinedine Zidane ad un evento FIFA
L’ombra di Zidane su Tudor: Sacchi tira la volata a ‘Zizou’ (Screenshot da profilo Instagram @asromaliveit1) – Diregiovani.it

In questo clima Tudor ha provato ad imprimere il suo marchio sia al Mondiale per Club che nella nuova annata. Dopo un inizio incoraggiante operò, la sua Juve si è impantanata in 5 pareggi consecutivi tra campionato e Champions, alimentando dubbi sul suo operato. Col relativo ritorno di voci di un possibile esonero a favore di Spalletti, di Mancini o di…Zidane.

Già, il tecnico delle 3 Champions consecutive del Real Madrid – record ineguagliato nella storia – è ormai disoccupato da anni. Da luglio 2021, per l’esattezza. Sempre in attesa che si liberi il posto agognato (la panchina della nazionale transalpina, che però appare ancora salda nelle mani dell’ex compagno Didier Deschamps), ‘Zizou‘ è stato accostato per diverso tempo alla ‘Vecchia Signora’, senza che però si concretizzasse nulla.

Oggi, per bocca di un grande maestro del calcio italiano, il grande momento potrebbe essere arrivato.

Confesso di avere una speranza“, ha esordito Arrigo Sacchi ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’. “Zidane è stato un grande juventino, è diventato un fuoriclasse con la maglia bianconera addosso, ha avuto un maestro come Marcello Lippi come guida tecnica. Perché non immaginarlo sulla panchina della Juve? Uno come lui, che ha sempre messo al primo posto il calcio offensivo,  che crede nel gioco collettivo e nel talento al servizio della squadra, perché non sta lavorando? Considerando anche e soprattutto il grande lavoro fatto al Real. Il nostro campionato trarrebbe soltanto beneficio dalla sua presenza“, ha detto in modo perentorio l’ex tecnico del grande Milan.

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