Finora il limite di velocità è stato il grande spauracchio degli automobilisti italiani, attenti soprattutto a non pigiare troppo sul pedale dell’acceleratore, specialmente in presenza dei cartelli stradali che avvisano di possibili controlli. Grande attenzione si fa anche al rosso dei semafori, altra causa frequente di multe. Ma da ora in avanti bisognerà fare attenzione anche ad altro.
I conducenti adesso dovranno stare molto attenti a non commettere un errore che rischia di costare loro non salato, ma salatissimo. Sono previste multe fino a 1.300 euro. Un salasso insomma. D’altronde si sa che la guida indisciplinata è una delle cause più comuni degli incidenti urbani e non mancano in circolazione aspiranti Verstappen che devono aver evidentemente scambiato le strade cittadine per qualche circuito della Formula 1.

I sorpassi azzardati sono uno “spettacolo” comune in autostrada. Ma anche nelle nostre città capita fin troppo spesso di vedere automobilisti impegnati a zigzagare per guadagnare qualche metro su strada. I sorpassi pericolosi mettono a repentaglio la sicurezza stradale. E adesso bisognerà fare molta più attenzione a commettere infrazioni di questo genere.
L’errore al volante che può costare fino a 1.300 euro
Anche in Italia è arrivato il nuovo autovelox SV3, il primo dispositivo in grado di rilevare infrazioni durante i sorpassi, una delle prime cause degli incidenti stradali che si verificano nelle nostre città, specialmente nelle strade a più alta intensità di traffico. Spesso ad avere la peggio in questi casi sono gli utenti più vulnerabili della circolazione stradale (pedoni, ciclisti, motociclisti, veicoli leggeri).
L’autovelox SV3m, prontamente ribattezzato “sorpassometro”, mira precisamente a disincentivare i sorpassi azzardati. Il nostro Paese è stato uno dei primi ad adottare questi dispositivi che possono essere installati soltanto in zone con un alto numero di incidenti e solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte del Prefetto. In genere vengono collocati in tratti con scarsa visibilità.

Il sorpassometro è molto preciso e sofisticato, dunque difficilmente contestabile. Si basa sulla combinazione tra un rilevatore dotato di sensori collocati nel manto stradale e tra videocamere ad alta definizione che provvedono a registrare l’infrazione e a trasmetterla telematicamente alle autorità che ricevono i dati della vettura e un breve video di 15 secondi.
Il comando della stradale riceve il materiale e la multa scatta dopo la valutazione dell’addetto. Le sanzioni possono variare da un minimo di 42 euro fino a un massimo di 666 euro. La multa può arrivare addirittura a 1.300 euro se l’automobilista viene “pizzicato” a guidare contromano. La contestazione presso il Giudice di Pace o il Prefetto può avvenire rispettivamente entro 30 o 60 giorni.

