Esiste una misura statale che permette di ottenere una cucina completamente rinnovata a condizioni decisamente vantaggiose. Potremmo dire, per usare un’iperbole, che la cucina ce la “regala” lo Stato. Se non fosse che non si tratta di un regalo quanto di un’agevolazione regolata da procedure e requisiti chiari. L’intento del beneficio è quello di migliorare la qualità della vita di una particolare categoria di persone con esigenze specifiche.
L’iniziativa dello Stato è pensata per favorire l’ammodernamento degli ambienti domestici in maniera da migliorare la funzionalità dell’abitazione, con particolare attenzione per quei cittadini che, come anticipato, hanno esigenze specifiche o situazioni particolari. La misura ha validità su tutto il territorio nazionale e rappresenta una concreta opportunità per chi ha bisogno di sostituire la vecchia cucina con un modello più nuovo, efficiente e funzionale.

La legge 104/1992 è una di quelle “leggi di civiltà” che traducono in fatti concreti la solidarietà nei confronti delle persone più fragili e le loro famiglie, assicurando un aiuto tangibile alle persone disabili e ai caregiver, ovvero i familiari che prestano loro assistenza. Tra le agevolazioni riconosciute dalla legge 104 c’è anche la possibilità di acquistare una cucina nuova a condizioni di favore. Ma a determinate condizioni.
Quando lo Stato ti aiuta ad acquistare la cucina con la legge 104
La legge 104 permette di accedere ad agevolazioni lavorative (come ad esempio i tre giorni di permessi retribuiti al mese per il lavoratore disabile o per il familiare caregiver), socio-assistenziali e fiscali. Tra queste ultime rientra anche la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale del 19% sull’acquisto di beni e servizi in relazione alla disabilità (assistenza personale, sussidi tecnici, mezzi di accompagnamento) e di un’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di ausili tecnici e informatici (sollevatori, carrozzine, computer).

L’IVA ridotta al 4% si applica anche alle cucine adattate. Nella risposta 422 del 2019 l’Agenzia delle Entrate ha messo in chiaro che si può beneficiare di questa opportunità per «l’acquisto di cucine, limitatamente alle componenti dotate di dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, preposte a facilitare il controllo dell’ambiente da parte dei soggetti disabili, specificamente descritte in fattura con l’indicazione di dette caratteristiche. Per le spese riguardanti i sussidi tecnici ed informatici e l’acquisto di cucine, si può fruire della detrazione soltanto se sussiste il collegamento funzionale tra il sussidio tecnico informatico e lo specifico handicap».
C’è poi la possibilità di combinare la legge 104 con il Bonus Mobili che permette – in caso di ristrutturazione edilizia – di beneficiare di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici. Se contestualmente si acquistano componenti di cucina adattate o domotiche destinate a una persona con disabilità (come previsto dalla legge 104) la parte standard della cucina può usufruire della detrazione del Bonus Mobili, mente per le parti tecnologiche o adattate si possono applicare l’IVA agevolata al 4 % e la detrazione al 19 % come sussidi tecnici della 104.

