La sua compagnia, la MakerBot, vende stampanti in tutto il mondo. Anche nel nostro Paese. Al momento dà lavoro a 160 persone e ne sta assumendo di nuove. La rivoluzione più grande? Con le stampanti 3D "sei tu a fare tutto da te, non devi più scegliere le cose che devi comprare. Puoi fare ciò che vuoi e come lo vuoi. È qualcosa che tutti dovrebbero provare".

Alle 20.24 del 15 febbraio un corpo celeste da 130.000 tonnellate sfiorerà la Terra. Mai nessuno è arrivato così vicino come lui. Il passaggio di questo grosso sasso lungo come mezzo campo da calcio, pesante come una portaerei e con un potenza distruttiva pari a 250 volte Hiroshima sarà ad appena 24.000 km da noi. Il suo slalom tra i satelliti geostazionari non dovrebbe incontrare ostacoli, e, soprattutto, le possibilità che colpisca il nostro pianeta sono appena 1 su centomila, dicono alla Nasa. Per vederlo, puntate il binocolo a sud, ma solo se vi trovate nell’Europa dell’est, in Africa o in Asia.
Che fine ha fatto Riccardo III? E’ in un parcheggio di Leicester
Quando è stato assassinato, alla fine della guerra delle Due Rose, l’Inghilterra è passata nelle mani dei Tudor e il suo corpo è stato affidato ai monaci di Leicester. Da allora, si è sempre ritenuto che la sua tomba fosse stata violata da Enrico VIII e Thomas Cromwell. Ma oggi, grazie alla tenacia di Philippa Langley, sceneggiatrice di Edimburgo e segretaria della divisione scozzese della Richard III Society, abbiamo scoperto che il corpo è ancora lì dove era stato sepolto: nel cortile del monastero, oggi un parcheggio. Nel segno del destino, sotto alla ‘r’ di posto riservato è stato rinvenuto lo scheletro del re assassino di bambini, come lo descriveva Shakespeare. La datazione al carbonio 14 ha rivelato che i resti risalgono a un periodo compreso tra il 1455 e il 1540, e l’analisi del Dna mitocondriale estratto da denti e ossa ha mostrato una sovrapposizione con quello di Michael Ibsen, discendente della sorella di Riccardo III, Anna di York.
FameLab, il Talent show della Scienza
Il pubblico c’è, il palcoscenico anche e la giuria è composta da esperti di scienza, spettacolo e comunicazione. Con una particolarità: chi si esibisce deve esporre in 3 minuti un argomento a scelta di tema strettamente scientifico. Il FameLab ha debuttato nell’edizione italiana lo scorso anno, e nel 2013 si ripete: da febbraio a marzo si svolgeranno le selezioni locali a Trento, Trieste, Genova, Bologna, Perugia, Ancona e Roma. La finale è attesa per il 3 maggio, e il vincitore rappresenterà i colori italiani alla finale internazionale, tra il 4 e il 9 giugno in Gran Bretagna, dove è nato il format.
Tra spazio e letteratura, la Nasa spedisce in missione la più grande vela solare mai costruita
E’ pronta sulla rampa di lancio e la data di partenza è fissata al prossimo anno. Gli scienziati della Nasa hanno ribattezzato il progetto Sunjammer, come l’opera letteraria di Arthur C. Clarke. Fu lui a coniare il termine solar sailing nel romanzo Odissea nello spazio. Ed ora, l’agenzia spaziale americana insieme alla società californiana Gard, è pronta per mandare in orbita una vela grande più di un km quadrato. Il suo compito sarà quello di dimostrare la validità della propulsione “fotonica”, cioè il movimento eseguito dalla sola spinta dei fotoni della luce solare sulla speciale superficie della vela.