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Spiando attraverso una porta

Nicoletta Franco ICS Giotto-Cipolla - Palermo

Io aprii lentamente la porta vedendo solo da una piccola fessura: era un uomo o una donna. Vidi che aveva i capelli lisci, corti e biondi, una faccia piena di brufoli. Mi accorsi che era senza scarpe perciò vidi le dieci verruche che aveva sopra le dita dei piedi. Mi girai per andare a  portare del tè al duca di Windsor (sempre nascondendogli che c’era un intruso), salii le scale e ci fu uno scricchiolio perché le scale essendo vecchie erano pure scricchiolanti. Quando arrivai al piano di sopra vidi il duca bruciare delle lettere e gli chiesi cosa stesse bruciando. Lui diventò rosso e per non metterlo sotto pressione me ne andai. Dopo un pò mi chiamò: “Ginevra, sali sopra che ti devo parlare!”. Tornai da lui e mi raccontò che le lettere che avevo visto che lui stava bruciando erano lettere di minaccia di morte da parte di suo fratello che voleva diventare duca al posto suo.
A quel punto sentii scricchiolare i gradini della scala.
Sentii l’odore di una sigaretta.
Mi girai di scatto e senza pensarci un attimo spinsi quella orribile faccia piena di brufoli giù dalle scale.

Nicoletta Franco II A
ICS Giotto-Cipolla – Palermo

2016-01-07T14:16:34+01:00