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Pupi siciliani… cartoni animati di altri tempi

Mattia Taormina IV F Direzione Didattica “E. De Amicis” sede “Nazario Sauro” PALERMO

Lunedì 16 Novembre siamo andati con la maestra Marietta a piedi al teatro Lelio a vedere l’opera dei pupi siciliani. E’ stato bellissimo camminare tutti in gruppo ordinati in fila per due per le vie di Palermo fino al teatro. Appena arrivati ci siamo seduti quando da dietro il palcoscenico è arrivato un puparo con un pupo siciliano “svestito” cioè senza l’armatura che ci ha spiegato com’è fatto un pupo. In effetti non aveva occhi e bocca. Il puparo lo teneva da un manico di legno che spuntava dalla testa del pupo. Lo faceva camminare e piegare per farcelo osservare bene. Ci ha spiegato che per costruire un pupo siciliano ci vuole più di un mese, perché è fatto artigianalmente ed è composto da circa 70 pezzi: l’elmo, lo scudo, il fodero e la spada e tutta l’armatura in stagno. Attaccato all’elmo c’erano le piume, quelle di Orlando verdi e gialle; quelle di suo cugino Rinaldo rosse. Dopo la spiegazione, finalmente è iniziato lo spettacolo! Meraviglioso, variopinto e con un caratteristico rumore di spade sfavillanti! Mi sono divertito come un matto, specialmente quando Orlando ha ucciso il drago dicendo con una voce buffa: -Mamma mia quanto è brutta questa bestia!!! – Mi ha stupito molto quando Orlando ha ucciso un “moro” aprendolo in due con la spada… come una mela. Un effetto davvero sensazionale! Il puparo successivamente ci ha spiegato che per dividere il pupo a metà viene tirato un filo e il pupo si apre. All’interno, per dare maggiore effetto scenico, il pupo è dipinto di rosso proprio per darci l’idea del sangue. La storia si è conclusa con una grande festa. Con pupi colorati tutti nel palcoscenico e tanti applausi. Ho pensato che quando non c’era la televisione i bambini si divertivano con questi spettacoli. Insomma questi sono cartoni animati d’altri tempi. Mi sono divertito così tanto che avrei voluto davvero che questa giornata si fosse ripetuta… come un “LOOP”! Cosa è un loop? Sorrido mentre scrivo perché penso alla faccia sbalordita della maestra e della mamma quando hanno sentito questo termine. Un” loop” è’ un ciclo usato in musica o informatica, sarebbe come una ripetizione. Andare in” loop” significa entrare in un ciclo infinito… ecco io avrei voluto rivedere questo spettacolo proprio così… all’infinito!!!

Mattia Taormina IV F
Direzione Didattica “E. De Amicis”
sede “Nazario Sauro”
PALERMO

2016-01-19T17:27:28+01:00