Mi chiamo Isham. Ho 12 anni e sono un bambino soldato.
Ho abbandonato la scuola e mi sono arruolato come volontario nell’esercito a Beirut. All’inizio pensavo che fosse normale difendere il mio paese. Ho portato il fucile, ho ucciso e ho visto uccidere. Adesso ho paura, ho vergogna, sto male. Supplico i responsabili degli Stati di capire che i bambini non devono fare la guerra. Grazie… |
Mi chiamo Isham. Ho 12 anni, sono un bambino fortunato.
Sto frequentando la scuola media e mio padre è un volontario della protezione civile di Beirut. All’inizio pensavo che fosse una cosa normale aiutare la nostra gente. Ha aiutato e salvato le persone, ha portato gioia e felicità. Adesso so il vero significato dell’aiutare, ma anche del dolore, sto bene. Supplico mio padre di aiutare ogni persona in difficoltà, dalla prima all’ultima. Grazie… |
In corsivo riscrittura testo a cura di:
Gianmarco Conicella, Samuele Rucci, Arment Salahi, Cinzia Marcucci
Classe 2^C Scuola Sec. di I grado Casoli
Istituto Comprensivo “G De Petra” Casoli – Ch