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Stalking Buster, l’app in difesa delle donne

Arriva dall'Italia il "cacciatore" degli stalker che propone un aiuto rapido e immediato alle vittime di violenza

STALKING BUSTERROMA – Arriva dall’Italia stalking buster, il “cacciatore” degli stalker. Non un “cacciatore” in carne e ossa ma un’app creata dalla Fondazione Donna a Milano Onlus e da Avanade Italy con il supporto della Regione Lombardia per prevenire episodi di violenza che, sempre troppo spesso, sfociano in cruenti femminicidi.

Dall’inizio del 2016 ci sono stati più di 30 femminicidi e nella maggior parte dei casi il killer è stato un uomo con cui la vittima ha avuto una relazione. Secondo l’Istat, il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza nell’ultimo anno e nel 2014 sono state 152 le donne uccise di cui 117 in ambito familiare. È così che si è pensato di creare un sostegno tecnologico per provare a contrastare il fenomeno. L’interfaccia intuitiva di Stalking Buster permette di contattare tramite sms o chiamata le forze dell’ordine o i centri antiviolenza. Utilizzando il servizio di geolocalizzazione, poi, sarà possibile velocizzare i soccorsi per far sì che diventino rapidi e immediati. “Grazie a Stalking Buster e alla tecnologia – spiega Maria Rita Gismondo, presidente della Fondazione Donna a Milano – siamo in grado di fornire un aiuto immediato per contrastare il fenomeno dello stalking e per far sentire le donne più al sicuro”.

Anche la Regione Lombardia si è detta al fianco di quante donne attraversano situazioni difficili o pericolose: “Siamo in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne, sia essa fisica, psicologica o sotto forma di stalking”, ha detto l’assessore alle Pari Opportunità della Regione, Giulio Gallera. “È un bene che un aiuto arrivi anche dalla tecnologia. – ha continuato – Purtroppo i numerosi fatti di cronaca ci dicono che molti casi di stalking si trasformano poi in irrimediabili tragedie e i dati sui femminicidi non accennano a diminuire. Stiamo facendo il possibile per dare concretezza al Piano quadriennale contro la violenza alle donne approvato nel 2015. È già partita la formazione di tutto il personale –  operatori e professionisti – delle 19 Reti antiviolenza lombarde che entra in contatto con le donne maltrattate perché tutte possano trovarsi di fronte gente esperta e pronta a riconoscere i segni della violenza e le aiuti a denunciare”.

L’app, lanciata in italiano e in inglese, è disponibile per Android e presto lo sarà anche per IOS e Windows Phone.

2016-06-15T13:32:29+02:00