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Europei 2016. Il Portogallo vince, convince e vola a Parigi

Stasera l'altra finalista. Germania o Francia, i 90 minuti che valgono una stagione

7 Luglio 2016

cristiano ronaldoROMA – Vince e finalmente convince il Portogallo targato Fernando Santos. Dopo l’interminabile serie di pareggi trasformati in vittoria dagli undici metri, i lusitani si sbloccano nel momento che conta, spegnendo a brutto muso le speranze di impresa nutrite dal Galles di Bale e compagni. La squadra allenata da Chris Coleman, esce di scena mestamente, ma con il saluto e il ringraziamento del suo popolo, che mai e poi mai avrebbe pensato di poter vivere un’emozionante cavalcata come quella dei “dragoni rossi”.

Ronaldo eguaglia Platini

Il Portogallo, si diceva. La squadra illuminata e guidata per mano da Cristiano Ronaldo, asso che ruba la scena sempre e comunque, si regala la finalissima di Parigi e solamente stasera saprà a chi contenderà il titolo di campione europeo, se la Germania dei “ragazzi terribili” o la Francia multirazziale che pare non avere incertezze lungo il suo cammino. Ronaldo e compagni si sbarazzano dunque dei rivali d’Oltremanica con una partita che esalta e premia quelli che sono gli aspetti fondamentali della “scuola portoghese”: palleggio, possesso palla e talento quanto basta. Che avesse il pronostico dalla sua, il Portogallo ne aveva consapevolezza, eccome. Nelle dichiarazioni dei giorni scorsi, sia CR7 che il tecnico rossoverde avevano speso parole di cautela nei confronti dello scomodo avversario, ma a chi chiedeva loro chi avrebbe passato il turno, senza problemi e quasi con veemenza, entrambi rispondevano “venceremos”. Tutto torna, quindi: il Portogallo vince il minitorneo della parte più alta del tabellone, consente a Ronaldo di stabilire un nuovo record (nove reti in una edizione di un campionato europeo come Platini e con una gara ancora da giocare), pone in vetrina i suoi gioielli che saranno protagonisti del prossimo calciomercato europeo. Ora la voglia di ripercorrere le orme della squadra campione del 2004 è davvero tanta. La gara: nulla da segnalare in un primo tempo giocato più di tattica che di impeto, aspettando la fiammata dei talentuosi. Bisogna quindi attendere il 50’, per ammirare come i fondamentali del calcio possono racchiudersi in un solo atleta: corner veloce dalla sinistra con Guerrero che la butta dentro per Cristiano Ronaldo che stacca su tutti, incorna e festeggia. Non passano che tre minuti e il Portogallo archivia la partica: sempre Ronaldo al tiro, sul cui tracciante si avventa Nani per la deviazione che manda in estasi i ventimila portoghesi assiepati in tribuna. Ora sotto con tedeschi o francesi, per CR7 non fa differenza. Vincere o perdere, quella si, quella la fa.

2016-07-07T10:19:27+02:00