ROMA – “Siamo la prima coppia indiana ad aver scalato l’Everest. Felicemente lo annunciamo al mondo. Era il nostro obiettivo da anni e ci siamo detti che se ci fossimo riusciti, avremmo avuto finalmente un figlio”. Con queste parole colme di felicità e orgoglio, la coppia di poliziotti e coniugi indiani Dinesh e Tarakeshwari Rathod annunciava lo scorso 23 maggio, di raggiunto il punto più alto dell’Everest, una vera e propria conquista che l’India ha scelto di premiare con tanto di certificati di riconoscimento per gli sposini trentenni.
Strani indizi, forse una falsa scalata?
Ma qualcosa è andato storto. Gli appssionati del settore infatti, una volta osservate le foto pubblicate dalla coppia sulla straordinaria impresa hanno notato qualcosa di strano: innanzitutto l’orario dell’arrivo che secondo i due poliziotti è avvenuto alle 6:25 del mattino ma a guardare òa posizione delle loro ombre sulla neve sembrerebbero più le 11 di mattina.
A non tornare poi, è anche il colore delle tute indossate dai due coniugi: in uno scatto sono arancioni e in un altro rosse.
Ad entrare in causa nella misteriosa vicenda è entrato infine il 33enne Satyarup Siddhanta secondo cui in realtà le foto pubblicate dai due poliziotti sarebbero in realtà le sue: “Assurdo, hanno preso le mie foto e le hanno modificate…e poi hanno anche ottenuto i certificati. Dove sta andando l’alpinismo? Vergognatevi!”.
Alla luce dei fatti, l’Ente del Turismo del Nepal ha aperto un’inchiesta e se la scalata sarà in futuro confermata come ‘falsa’, i coniugi, oltre al ritiro del certificato, potranno essere banditi dalle montagne dell’Himalaya per 10 anni.