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Chi è impaziente rischia di invecchiare prima

Francesco Cosenza Scuola Secondaria di primo grado "Pieraccini" di Firenze

 

Secondo uno studio scientifico condotto da un’équipe di ricercatori statunitensi e singaporiani pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences” esiste un collegamento fra carattere impaziente e lunghezza dei telomeri, ovvero le piccole porzioni di DNA che si trovano alle estremità dei cromosomi e che hanno un ruolo fondamentale nei processi di invecchiamento delle cellule. Secondo una teoria più attendibile, i telomeri impediscono al DNA di danneggiarsi. Ogni volta che una cellula umana si divide, i telomeri si accorciano finché le cellule non riescono più a dividersi e muoiono. I ricercatori hanno condotto un esperimento su 1.158 studenti universitari cinesi di 21 e 22 anni. A ciascuno studente hanno chiesto se preferisse avere una certa quantità di denaro subito o avere più soldi in un secondo momento, per valutare il loro grado di pazienza. Successivamente, ai partecipanti è stata fatta un’analisi del sangue per misurare la lunghezza dei telomeri nelle proprie cellule: è risultato che le studentesse che avevano scelto il denaro immediato avevano telomeri più corti. È curioso sapere che il fenomeno è stato osservato solo nelle studentesse, perché gli studenti maschi sembrano addirittura essere immuni all’invecchiamento da impazienza. Secondo i ricercatori, l’impazienza potrebbe essere uno dei tantissimi fattori che condizionano l’accorciamento dei telomeri, ma potrebbe essere anche che le persone con i telomeri più corti sappiano di avere meno tempo da vivere rispetto agli altri e dunque sviluppino un carattere più impaziente. Le prossime ricerche scioglieranno il dubbio, ne attendiamo l’esito… impazienti.

Francesco Cosenza
Classe 3B – Scuola Secondaria di primo grado “Pieraccini” di Firenze

2016-07-14T10:58:51+02:00