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Paralimpiadi 2016, Zanardi punta all’oro “Rio potrebbe essere una buona scusa per continuare”

Dalla Formula 1 alle Paralimpiadi, con il coraggio di chi non vuole mollare "La vita mi ha sorpreso e io, un po', l'ho ricambiata"

7 Settembre 2016

zanardi_paralimpiadiROMA – Da grande pilota si è abituati ad affrontare grandi sfide, ma lui ne ha affrontata una ancora più grande: Alex Zanardi, 50 anni, ex pilota di Formula 1 e ora, dopo l’incidente a Lausitzring 2001, paraciclista, ha mostrato al mondo più di una volta come sia possibile rialzarsi e riprendersi ciò che la vita sembrava avergli tolto del tutto.

Zanardi, due ori e un argento a Londra nel 2012

Due ori e un argento a Londra quattro anni fa e quella foto di lui sulla pista che alza la bici al cielo, sono forse il ritratto di un’Italia diversa che prova ad abbattere i muri dell’indifferenza per dare a tutti una possibilità di riscatto.

“A Londra l’esempio mio e di altri ha spinto tanti a uscire di casa, a mostrarsi, a fare sport. E un disabile che fa sport rischia meno di ammalarsi, quindi pesa meno sulla Sanità. Se non è questo un ritorno economico, oltre che sociale…” ha detto Zanardi.

Ciò che colpisce però, è l’età: Alex a ottobre compirà ben 50 anni, il vero e proprio veterano della squadra azzurra, ma questo non sembra scoraggiarlo:”Rio potrebbe essere una buona scusa per continuare. Non sono ossessionato dalle medaglie, ma dal desiderio e anche dal privilegio di poter seguire la mia passione. L’ho scelta dopo la mia prima gara in kart, il ragazzino più lento di tutti. Ma quel giorno nell’intimità del mio casco capii che era quella la mia strada. Agli altri dicevo andate pure, che vi ripiglio”.

2016-09-07T12:43:17+02:00