Roma – Apre oggi al Chiostro del Bramante la mostra Jean-Michel Basquiat. New York city, curata da Gianni Mercurio con la collaborazione di Mirella Panepinto, che espone circa 140 opere, tra grandi graffiti, disegni, bozzetti, ma anche foto e ceramiche, provenienti dalla Mugrabi Collection. L’artista afroamericano è per molti una leggenda e sono infinite le storie che lo ritraggono un artista tutto genio e sregolatezza accanto a Andy Warhol e Madonna, con cui ebbe una passionale love story. Insomma Basquiat ci ha lasciato presto – a soli 27 anni – per colpa di un mix fatale di sostanze stupefacenti, ma nella New York degli anni ’80 si è fatto notare lasciando un segno che da ormai anni fa il giro del mondo. Insieme a Keith Haring è riuscito a portare l’arte di strada e il graffito all’interno delle gallerie e delle case dei collezionisti. Nella mostra, in programma fino al 2 luglio, si possono ammirare i lavori realizzati tra il 1980 e il 1987, un anno prima della sua morte.
Prerogativa dell’arte di Basquiat era la contaminazione tra musica jazz, hip hop e rap con il mondo del fumetto, un insieme che lo ha portato a sperimentare nuovi linguaggi con una forza visiva fuori dal comune e che lo hanno consacrato ufficialmente il primo artista afroamericano nel mercato dell’arte. Nonostante il primitivismo dei suoi lavori che lo portarono ad essere ribattezzato il “Picasso nero”, e nonostante l’espressività tribale della quale cerca di riappropriarsi dopo l’opera delle avanguardie che, a suo dire, non avevano colto la forza espressiva dell’arte nera, la sua è stata in realtà tutt’altro che un’arte delle origini, ma un arte del presente, che nelle sue origini ha solo ben messo radice.
Una personalità da conoscere opera dopo opera e una biografia da approfondire, una mostra quindi da non perdere dal 24 marzo al 2 luglio nelle sale del Chiostro del Bramante.
Jean-Michel Basquiat. New York city – Chiostro del Bramante, via Arco della pace 5, Roma; chiostrodelbramante.it
