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Fedeli: “Sei in condotta come condizione per essere ammessi all’esame di maturita’

A breve nona delega, sarà testo unico

Roma – Il sei in condotta come condizione per essere ammessi all’esame di maturità, “ritengo sia una conquista di civiltà. In un periodo dove si moltiplicano i casi di bullismo nelle scuole è giusto dare un segnale forte”.

Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ai microfoni di Repubblica.it. Per quanto riguarda le insufficienze per poter accedere agli esami, “ho deciso su questo punto di non ‘ascoltare’ le commissioni e di non andare oltre un’insufficienza come numero massimo. Fermo restando l’obbligatorietà del sei in condotta”.

Il ministro Fedeli ha poi ribadito di aver “avuto rassicurazioni dal ministro Padoan” per i 400 milioni che il Mef dovrà sbloccare per l’assunzione dei docenti precari, con la legge di Stabilità. “Quei soldi ci sono– ha ribadito la Fedeli- Stiamo verificando i conti fatti da noi del Miur con quelli fatti da loro e sono convinta che troveremo quanto prima un punto d’intesa”.

“Le competenze di chi opera nelle nostre scuole– ha aggiunto la Fedeli- vanno riconosciute anche economicamente, soprattutto per chi – con 1.200 euro al mese – ha difficolta’ a trasferirsi. Dobbiamo avere una politica che continui a investire”.

Infine, il ministro ha ricordato che “Dopo l’approvazione delle otto deleghe su ‘La Buona scuola’, a breve ci metteremo al lavoro sulla nona che sarà un testo unico sulla scuola. Sarà un disegno di legge governativo, sarà molto importante e vorremmo avere tutto il tempo necessario per completarlo”.

2017-05-04T18:46:07+02:00