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Smartphone dalla carica infinita. Trovato il materiale miracoloso

Secondo l’università del Michigan il device si ricaricherà 4 volte l’anno

Smartphone dalla carica infinitaROMA – Uno smartphone dalla carica infinita. Chi non ha mai sognato un device del genere? Uno smartphone in grado di non tradire mai le aspettative del suo proprietario. Sempre pronto a fornire risposte e servizi ad ogni ora del giorno e della notte e per più giorni consecutivi.

Smartphone dalla carica infinita. Trovato il materiale miracoloso

Presto si dirà addio alla ricarica degli smartphone. O almeno a quella che, oggi, intendiamo come tale. Fine delle batterie aggiuntiva da portarsi dietro, fine della ricerca spasmodica di una “presa” elettrica cui agganciare il nostro preziosissimo telefono. Stando ai ricercatori dell’università del Michigan lo smartphone si potrà ricaricare anche solo quattro volte l’anno. Questo vuol dire minor stress per gli utenti e, soprattutto, un minor consumo energetico a beneficio dell’intero Pianeta. Ad oggi, infatti, i dispositivi come gli smartphone consumano il 5% dell’energia mondiale, come ricorda il direttore del settore energetico del Lawrence Berkeley National Laboratory, Ramamoorthy Ramesh. Entro il 2030 potrebbero arrivare a consumarne fino al 50%. Il materiale scoperto dai ricercatori potrebbe avere quindi gli usi più disparati. La ricerca universitaria è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.

Smartphone dalla carica infinita, ecco come funzioneranno

Quello individuato dai ricercatori statunitensi è un materiale magnetoelettrico e multiferroico. Un conduttore perfetto che permette un utilizzo di energia anche 100 volte rispetto a quella ad oggi necessaria. Il nuovo materiale è costituito di sottili strati di atomi che, uno sull’altro, formano una pellicola polarizzata. Questa è in grado di passare dal polo positivo a quello negativo impiegando pochissima energia. Applicando il principio del codice binario, tipico dei pc, i dati saranno trasmessi impiegando pochissimo tempo e quasi zero energia. L’intera ricerca può essere letta al seguente link.

2017-06-27T15:18:45+02:00