ROMA – Sembra infinita la lista dei personaggi coinvolti in una situazione simile a quella del produttore Weinstein. L’ultimo in ordine di tempo è Nick Carter dei Backstreet Boys. Il cantante è stato accusato di stupro da Melissa Schuman, cantante e attrice che ha raccontato l’episodio nel suo blog.
Nick Carter dei Backstreet Boys, nel 2002 la violenza
La violenza, secondo quanto raccontato dalla 33enne, è avvenuta nel 2002 quando lei aveva 18 anni e lui 22. Melissa e Nick si erano conosciuti sul set di The Hollow. In uno dei giorni liberi dalle riprese, la ragazza ha accettato di andare a casa del cantante a Santa Monica. Quello che sembrava un semplice pomeriggio tra amici – erano presenti inizialmente anche altre due persone tra cui la coinquilina di Melissa – si è, però, presto trasformato in un incubo.
Carter ha convinto la Schuman a seguirla nel suo ufficio per farle ascoltare la sua nuova musica. Tra una canzone e l’altra un primo bacio. La popstar ha, poi, condotto la ragazza nel bagno adiacente all’ufficio dove si è consumata la vera violenza. Melissa ai tempi era vergine per motivi religiosi e l’ha ripetuto più volte a Nick che, per tranquillizzarla, le ha promesso che non l’avrebbe detto a nessuno. È così che prima è stata costretta a subire del sesso orale, poi a praticarlo e alla fine è arrivato lo stupro. Violenza che Melissa non è riuscita a contrastare per la paura di una reazione. Melissa è poi rimasta in quella casa per la notte. L’indomani mattina non c’era traccia del cantante.
La violenza, prima di oggi, Melissa l’aveva raccontata solo al suo manager che l’ha consigliata a non denunciare perché essere creduta non sarebbe stato facile. Difficile anche “sconfiggere” il team di avvocati della popstar. Oggi Melissa non ha più paura e così ha deciso di raccontare tutto. Nick Carter non ha ancora commentato quanto detto dalla Schuman.