Roma – “E’ il primo master in Diritto di famiglia strutturato in un modo cosi’ pragmatico. Una grande novita’ che offre competenza, professionalita’ e grandi opportunita’ di lavoro”.
Con queste parole l’avvocato Maria Luisa Missiaggia, presidente di Studiodonne Mr, ha descritto il master in ‘Diritto della famiglia e delle persone in eta’ minore’ che l’Universita’ Niccolo’ Cusano ha presentato per l’anno accademico 2017/2018.
Il master, che afferisce alla facolta’ di Giurisprudenza, ha come obiettivo quello di fornire ai partecipanti le basi teoriche pratiche con casi di separazione, divorzi, mediazioni e negoziazioni assistite associati alla giurisprudenza aggiornata per approcciarsi al settore.
“Ci sono vari moduli- ha sottolineato Missiaggia- quelli piu’ interessanti sono: quello penale e quello tenuto dal professor Gianfranco D’Aietti sul software, di sua invenzione, grazie al quale si riesce a stabilire la quantificazione di un assegno di mantenimento, viene finalmente chiarita l’annosa questione dell’assegno divorzile. Gli studenti avranno la possibilita’ di accedere ad uno studio legale per valutare casi concreti e di far parte di una onlus che si occupa di violenza contro le donne e che sta approntando il progetto per la cura di uomini maltrattanti”.
Si svolgera’ in 1.500 ore e sara’ strutturato in due parti: una prima, prettamente teorica, che vuole fornire una adeguata conoscenza della materia del Diritto di famiglia da un punto di vista civilistico. La seconda parte, invece, fornisce le conoscenze specifiche e i mezzi tecnici dal punto di vista giudiziale e stragiudiziale per affrontare le controversie all’interno delle famiglie. Agli iscritti che avranno superato le eventuali prove di verifica intermedie e la prova finale verra’ rilasciato il Diploma di master in ‘Diritto della famiglia e delle persone in eta’ minore’. All’interno del master gli studenti potranno approcciarsi con il software del professor Gianfranco D’Aietti, gia’ in uso da una dozzina di anni negli Stati Uniti d’America, ma che rappresenta una vera e propria novita’ in Italia.
“Il software costituisce una sorta di aiuto per il giurista– ha sottolineato D’Aietti- e puo’ essere un aiuto solo se vengono studiati e impostati i meccanismi mentali che portano ad una quantificazione dei processi giuridici. Questa e’ una nuova evoluzione nell’ambito delle scienze umane– ha concluso- che puo’ portare degli enormi vantaggi di uniformita’ e di prevedibilita’ delle decisioni”.