BOLOGNA – Ecco cosa pensano e provano le ragazze e i ragazzi che il 4 marzo voteranno per la prima volta a Bologna; abbiamo chiesto ad alcuni di loro come si sono informati sui candidati e sulle le modalità di voto, che sensazioni provano esprimendo per la prima volta questo diritto e perché.
L’ipotesi di non presentarsi alle urne non è stata nemmeno presa in considerazione. Per tutti loro, all’unanimità, il voto è un momento fondamentale per esprimere se stessi in quanto cittadini adulti.
Molti sono emozionati, agitati, sentono il peso di una responsabilità nei confronti di se stessi e della comunità, altri provano sensazioni più tiepide ma vivono comunque questo momento con estrema serietà.
I genitori e la famiglia sono gli interlocutori privilegiati in merito alla scelta elettorale: è con loro infatti che i ragazzi si confrontano e chiariscono le idee. Poi anche i coetanei e i compagni di scuola.
Resta comunque un margine di incertezza quando si tratta di andare sullo specifico, tanto che alla domanda “Come sei arrivato alla scelta del ‘tuo’ candidato?” molti hanno risposto che dedicheranno i prossimi giorni alla consultazione dei programmi elettorali online, ai dibattiti e ai confronti televisivi. Qualcuno addirittura terrà d’occhio i giornalisti.
Internet è quindi la fonte principale per il reperimento delle informazioni più dettagliate, a fronte di un’idea politica generale che corrisponde ai valori e ai principi con cui sono stati cresciuti dalla propria famiglia.
Anche sulle modalità di voto e sul funzionamento della legge elettorale gli strumenti più diffusi sono i video informativi online. Tutti hanno ben chiaro come si vota, alcuni non hanno capito nel dettaglio la riforma elettorale, ma nessuno brancola nel buio.
Interessanti anche i punti che i ragazzi e le ragazze hanno indicato come fondamentali per il futuro dell’Italia a prescindere dal colore del nuovo governo: riforma del sistema scolastico e dell’istruzione in generale, gestione l’immigrazione attraverso politiche d’integrazione, Ius soli, e infine occupazione e lavoro.
I giovani cittadini italiani, a quanto pare, sembrano preoccuparsi per il benessere del proprio futuro ma anche di quello delle nuove generazioni, pensando a interventi che rinforzino il sistema scolastico e la coesione sociale.