ROMA – Non c’è neve o pioggia che tenga.
Bryan Thornhill ha deciso che il figlio dovrà andare a scuola di corsa per una settimana.
Una punizione esemplare per il bambino bullo, cacciato dallo scuolabus per le sue prepotenze verso alcuni compagni.
Un chilometro e mezzo a piedi correndo, per sette giorni, a prescindere dalle condizioni atmosferiche.
“Ciao a tutti, benvenuti a ‘fareste meglio ad ascoltare vostro padre 2018”, racconta papà Bryan in un video pubblicato su Facebook.
“Vi spiego: ho due splendidi figli, un maschio e una femmina di 10 anni. Mio figlio è stato cacciato dallo scuolabus perché faceva il bullo e io non lo tollero. Non posso sopportarlo. Adesso quindi deve andare a scuola correndo, circa 1,5 km. Lo farà per tutta la settimana. La buona notizia è che riesce a tenere una media di 10km all’ora. Il suo comportamento questa settimana è molto migliorato e gli insegnanti lo approvano. Questo semplicemente significa fare il padre alla vecchia maniera”.
In molti hanno plaudito la scelta del padre, una dura lezione di vita impartita al figlio.
“Fare i genitori non significa sempre essere un amico, ma condurre i figli nel futuro”, scrive in un altro post.
Tuttavia, l’uomo ha anche ricevuto parole pesanti sui social. Molto pesanti.
In sostanza, è diventato vittima di cyberbullismo.