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Ready Player One, Steven Spielberg vince la sfida virtuale di Oasis. La recensione

Diregiovani ha visto il film, in uscita il 28 marzo, in anteprima

20 Marzo 2018
recensione ready player one

recensione ready player oneROMA – Quando si fa il nome di Steven Spielberg, in materia di cinema, non si può che avere la certezza che si vedrà un bel film. Alla veneranda età di 71 anni, il regista non si smentisce con Ready Player One. Una pellicola futuristica e super tecnologica che porta sullo schermo il romanzo omonimo di Ernest Cline che – tra l’altro – ha partecipato come autore nel film. Dal 28 marzo al cinema per Warner Bros.

Steven Spielberg, un nome una garanzia…

Ready Player One racconta di un gioco che non è un gioco. Di una realtà virtuale che – spesso – confonde i suoi confini con la realtà “reale”. Del desiderio di voler evadere e allo stesso tempo di voler riscoprire i valori dell’amicizia, dell’amore e dell’accettazione di sé stessi. Protagonista Wade Watts (Parzival), un ragazzo in cui è facile identificarsi. Appassionato di gaming e della cultura pop. Solitario e introverso ma che proprio attraverso l’universo virtuale, OASIS, creato da James Halliday.

E in quell’universo virtuale Steven Spielberg ci fa entrare a pieno, senza neanche l’utilizzo della visione in 3D. È come se noi fossimo invitati a entrare nel mondo di OASIS e a viverlo in prima persona. È così che le 2:20 ore davanti lo schermo volano alla velocità della luce. In Ready Player One c’è la fantascienza, c’è l’ironia, ci sono le corse sfrenate alla Fast & Furious, gli spari alla caccia di più coin possibili e tanta musica. Dai Duran Duran ai Van Halen, passando per i Depeche Mode e gli A-ha. Tutti rappresentati d’eccezione degli Anni 80. L’epoca tanto amata da Halliday e attorno a cui costruisce la sua OASIS. Nel film non mancano, a rimarcarlo, i riferimenti cinematografici a pellicole cult come Shining e La bambola assassina.


Wade e gli altri gunter ci catapultano nella loro sfida alla ricerca di un Easter Egg che è il premio per ereditare OASIS e la fortuna che porta con sé. Anche qui troviamo un ulteriore riferimento al passato. Al primo Easter Egg della storia del videogioco che fu inserito da Warren Robinett in Colossal Cave Adventure, il gioco per l’Atari 2600. Insomma, Steven Spielberg convince ancora una volta e gli applausi in sala alla fine dell’anteprima stampa romana del film ne sono la prova.

VOTO: ★★★★★

SINOSSI

Siamo nel 2045, anno in cui il mondo sta per collassare sull’orlo del caos. Le persone hanno trovato la salvezza nell’OASIS, un enorme universo di realtà virtuale creato dal brillante ed eccentrico James Halliday (Mark Rylance).

A seguito della sua morte, la sua immensa fortuna andrà in dote a colui che per primo troverà un Easter egg nascosto da qualche parte all’interno dell’OASIS, dando il via ad una gara che coinvolgerà il mondo intero.

Quando un improbabile giovane eroe di nome Wade Watts (Tye Sheridan) deciderà di prendere parte alla gara, verrà coinvolto in una vertiginosa caccia al tesoro in questo fantastico universo fatto di misteri, scoperte sensazionali e pericoli.

 

 

2018-03-20T11:21:58+01:00