hamburger menu

Il bon ton del sesso: piacersi per piacere

La mitica frase a letto non ci sono confini, se entrambi consenzienti, sembra non essere poi così vera. Anche a letto, infatti, è necessario rispettare le regole della buona educazione e del rispetto di entrambi i partner. Di certo molti passi avanti sono stati compiuti rispetto ad un pò di anni fa, molto più spazio […]

La mitica frase a letto non ci sono confini, se entrambi consenzienti, sembra non essere poi così vera. Anche a letto, infatti, è necessario rispettare le regole della buona educazione e del rispetto di entrambi i partner. Di certo molti passi avanti sono stati compiuti rispetto ad un pò di anni fa, molto più spazio è stato dato alle esigenze delle donne, alla cura del corpo ed al rispetto dell’altro. Ma alcune piccole regole, potrebbero aiutarci ancora di più affinché il sesso diventi una scoperta e riscoperta profonda dell’altro più che un semplice soddisfacimento di istinti, un momento in cui corpo ed anima si uniscono in modo totale.

Partiamo dal bacio, i bambini esplorano il mondo attraverso la bocca, in un rapporto tra partner invece è il primo passo verso la conoscenza, verso l’intimità, il primo scambio chimico tra due partner, la prima possibilità per capire se c’è attrazione o meno. E’ importante non sottovalutarlo, sia esso passionale, dolce o romantico non può mancare.
La curiosità anche in questi casi deve metterci la sua, bisogna diventare pionieri e scopritori del corpo del partner. Il corpo è fatto di tanti punti sensibili, spalle, collo, schiena, chiamate zone erogene, stuzzicare il partner cercando di scoprire quali siano, diventa un gioco interessante e una via per la conoscenza, evitare di concentrarsi solo sulle zone genitali potrebbe essere un percorso interessante per la coppia sia per la conoscenza dell’altro che per migliorare il rapporto sessuale.
Fare l’amore non è una gara a cronometro, ma il rispetto dei tempi è importante anche in questo caso. Raggiungere l’orgasmo prima del partner potrebbe essere vissuto dall’altro come poco interesse, aspettare troppo potrebbe essere colto come un segnale di non attrazione. Non deve diventare un fattore ansiogeno, ma concentrarsi anche sul partner, percepire i suoi segnali, sintonizzarsi sulle sue emozioni, potrebbe essere utile per raggiungere insieme l’apice del piacere.

Rispettare se stessi e l’altro attraverso la pulizia e la cura del proprio corpo è un buon biglietto da visita, per piacere all’altro, per mostrarsi e farsi conoscere.
La cura di se stessi, se non diventa ossessiva, è una buona presentazione rispetto al mostrarsi trascurati e poco curati. Per la buona riuscita del rapporto inoltre è importante non mostrarsi diversi da come si è realmente, ciò potrebbe non essere favorevole alla riuscita del rapporto, reiterare atteggiamenti innaturali potrebbe diventare faticoso e logorare il rapporto, meglio mostrarsi fin da subito come si è. La semplicità inoltre è un’ottima arma di seduzione, mostrare qualcosa di se costruito potrebbe diventare una spiacevole sorpresa nel momento in cui si mostra realmente ciò che si è.

Nell’era tecnologica inoltre sarebbe buona norma rispettare i momenti di intimità, quindi via cellulari, tablet, e telefonate del tipo “no non disturba affatto”. Il rispetto dell’altro passa anche da queste cose. Inoltre importante anche il post coito, da evitare le fughe ed il vestirsi in fretta e furia sarebbe carino dedicare parole dolci e carezze al proprio partner, a meno che non si tratti di un rapporto veloce e passionale.

Lo sapevi che…

Il taosimo, consiglia la pratica del sesso senza orgasmo. I maschi devono controllarsi attraverso due modi: il coito interrotto o facendo pressione sul perineo, bloccando dunque il flusso spermatico. Certo deve essere complicato resistere e controllare l’apice del piacere.

Già nel 1008-1012 Burcardo vescovo di Worms nel suo penitenziale prescriveva alcuni comportamenti da non mettere in atto ed in caso di trasgressione essi venivano puniti con penitenze: “Sesso dopo il parto 40 giorni di penitenza a pane ed acqua. Se si osava cedere alla passione e si aveva un rapporto con la moglie incinta la penitenza era di 5 giorni a pane ed acqua. Se la domenica, giorno di riposo, non si riusciva proprio a resistere 4 giorni a pane ed acqua. Meglio non accoppiarsi prima di Natale la penitenza diventava ancora più dura ovvero 20 giorni a pane ed acqua”.

Dubbi e domande…

Roberta, 18 anni
Da un pò di tempo ho difficoltà a fare l’amore con il mio ragazzo. Ultimamente è molto trascurato, trasandato…


Questa scena del film “Viaggi di nozze” è un chiaro esempio di come uccidere la poesia, la sintonia e la passione della sessualità…

 

2018-12-12T16:09:23+01:00