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Stelle e musica al liceo Mamiani di Roma

ROMA – Notte di musica e stelle ieri al liceo Mamiani di Roma. In occasione della festa della musica, che coincide con il solstizio d’estate, la serata organizzata dalla dirigente scolastica Tiziana Sallusti ha fatto dialogare questi due mondi apparentemente lontani: la musica e l’astronomia. L’evento, intitolato “Musica dalle Stelle – in bilico tra astri […]

ROMA – Notte di musica e stelle ieri al liceo Mamiani di Roma. In occasione della festa della musica, che coincide con il solstizio d’estate, la serata organizzata dalla dirigente scolastica Tiziana Sallusti ha fatto dialogare questi due mondi apparentemente lontani: la musica e l’astronomia. L’evento, intitolato “Musica dalle Stelle – in bilico tra astri e note”, si è aperto con l’interessante contributo di Gianluca Masi, rinomato astrofisico e divulgatore scientifico, a cui è stato perfino dedicato un asteroide (asteroide 21795 Masi) come premio di merito per le sue scoperte astronomiche.

Un excursus storico sui numerosi tentativi di tradurre in musica l’armonia cosmica e sui legami inaspettati fra le due discipline, intervallato dall’ascolto dei brani in questione, perché “dai tempi di Pitagora fino ai ritmi della musica contemporanea il cielo è stato sempre un riferimento costante per la composizione musicale”. Il viaggio si conclude con l’immagine del “Voyager Golden Record”, il disco d’oro per grammofono lanciato nell’universo in una sonda spaziale nel 1977, concepito per essere ascoltato da qualsiasi forma di vita extraterrestre. Sul disco sono incisi una serie di messaggi di pace in tutte le lingue conosciute, passate e presenti, seguiti dalla riproduzione dei brani più rappresentativi della migliore musica mondiale; dalle percussioni senegalesi a Chuck Berry, passando per Mozart e Bach.

“Saranno forse queste sonde spaziali, e non le nostre scelleratezze sulla terra a lasciare di noi il ricordo di una specie non così terribile come stiamo dimostrando di essere”, conclude con amarezza Gianluca Masi. A seguire, mentre all’interno della scuola vari studenti si esibivano in concerti di musica classica, all’esterno, con la notte ormai calata, da due potenti telescopi posti nel cortile era possibile osservare nel dettaglio la superficie lunare e fotografarla con il proprio smartphone. I presenti hanno così potuto sperimentare in prima persona il piacevole legame fra le note musicali e l’armonia astrale.

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2018-06-25T11:35:57+02:00