ROMA – Triplo appuntamento per Sofia Viscardi in Puglia.
In occasione del Salento Book Festival, la scrittrice incontrerà il pubblico per presentare il suo secondo romanzo, Abbastanza, che racconta le emozioni, le avventure, i nuovi amori, le delusioni e le nuove amicizie di 4 ragazzi appena maggiorenni che stanno affrontando l’ultimo anno di liceo.
Gli appuntamenti con la Viscardi
3 luglio – ore 20.00 presso Piazza San Nicola (Corigliano d’Otranto).
4 luglio – ore 19.30 presso piazza Aldo Moro (Gallipoli).
5 luglio – al Copacabana Suite a Margherita di Savoia (BT).
Cosa racconta Abbastanza
“È l’anno della maturità, a Milano, il duemiladiciotto, tutti con lo sguardo rivolto agli smartphone e il cielo grigio che però nessuno guarda mai. All’inizio di questa storia i protagonisti non sono amici. A dirla tutta nemmeno si piacciono. Come succede spesso prima dei vent’anni, però, dei perfetti sconosciuti diventano amici inseparabili e reciprocamente indispensabili con la velocità e la leggerezza di una foglia gialla che si stacca da un albero e si appoggia al suolo. E, più o meno, questo è il caso di Ange, Leo, Cate e Marco e un sacco di altra gente che si incontra nei locali di Milano. Ma detto in questo modo sembra tutto di una banalità estrema. Potrei dirvi tante altre cose, per convincervi che non è così, tipo che a un certo punto due di loro si innamorano, che poi partono, tornano, litigano e fanno pace, si divertono molto e quasi sempre, piangono, vivono, viaggiano, ascoltano musica, ballano e bevono un sacco di birre. Qualcuno addirittura studia e si prepara diligentemente all’esame. E intanto il cielo è diventato azzurro. Però, più che altro, è figo se lo leggete, che spero sia un po’ come viverlo, perché quello era il mio intento mentre lo scrivevo. Farlo vivere a chi l’avrebbe letto, dico. Il tutto è raccontato un po’ come capita, in ordine sparso, con qualche flashback e persino qualche flashforward, che è il contrario del flashback, cioè racconta prima una cosa che capita dopo, da tanti punti di vista diversi. Che poi è un po’ come quando lo vivi, l’anno della maturità, che è tutto un po’ un casino”.