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Chi è il vero squalo? Il WWF lancia il progetto SafeSharks

Nel mondo esistono 465 specie di squalo, ma circa 1/4 di queste è a rischio d’estinzione. E la causa siamo noi. Sopravvissuti ai dinosauri, gli squali, purtroppo, rischiano di non sopravvivere all’uomo. Nasce per questo il SafeSharks, un progetto pilota triennale lanciato dal WWF nel basso Adriatico per la tutela dei grandi predatori marini. Il […]

Nel mondo esistono 465 specie di squalo, ma circa 1/4 di queste è a rischio d’estinzione.
E la causa siamo noi.
Sopravvissuti ai dinosauri, gli squali, purtroppo, rischiano di non sopravvivere all’uomo.
Nasce per questo il SafeSharks, un progetto pilota triennale lanciato dal WWF nel basso Adriatico per la tutela dei grandi predatori marini.

Il Mediterraneo è un vero hotspot di biodiversità per gli squali, le razze e le chimere, con circa 86 specie di cui 47 squali, 38 razze e 1 di chimere, pari a circa il 7% del numero totale di pesci cartilaginei esistenti al mondo.
Ma il Mare Nostrum è anche uno dei posti più pericolosi del pianeta per gli squali:almeno la metà delle specie che lo popolano rischia di estinguersi.
La minaccia più grande alla loro sopravvivenza è la cattura accidentale da parte degli attrezzi da pesca, calati in mare per catturare altre specie.

Le specie mediterranee di squali attualmente protette sono 24 e per questo motivo, una volta catturate in maniera accidentale, devono essere rilasciate illese. Spesso invece accade che gli squali pescati involontariamente vengono introdotti nel mercato, etichettati in modo scorretto e venduti illegalmente, alimentando così il fenomeno conosciuto come frode alimentare.

Pescatori, WWF e ricercatori collaboreranno quindi insieme per identificare i metodi più efficaci di rilascio degli squali catturati accidentalmente dai palangari, per  migliorare le possibilità di sopravvivenza delle specie: l’obiettivo è quello di ridurre i traumi subiti dagli animali ributtati in mare con una diffusione delle buone pratiche. Inoltre, grazie all’uso del tagging, ovvero, la marcatura satellitare, il WWF inizierà inoltre a monitorare i tassi di sopravvivenza degli squali rilasciati dopo la cattura e i loro  spostamenti  nel Mare Adriatico, informazioni che contribuiranno a identificare e aumentare la protezione delle aree più sicure per la riproduzione e crescita degli squali.

Il WWF ha lanciato anche una Campagna di adozione – Adotta uno squalo – per sostenere i progetti di tutela portati avanti dal WWF in Adriatico e in parallelo avviato un tam tam di notizie e curiosità sugli squali nei suoi canali social che durerà per tutta l’estate.

2019-07-12T15:20:47+02:00