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La mamma di Cranio Randagio a Unicusano: “Avevo promesso a mio figlio l’EP postumo”

Esce oggi Come il Re Leone, l'album del rapper scomparso due anni fa

ROMA – A due anni dalla morte di Cranio Randagio, esce oggi Come un Re Leone, l’EP postumo del rapper. A pubblicarlo la madre del rapper, Carlotta Mattiello, intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

È stato un lavoro molto doloroso, infatti sono emotivamente provata –ha spiegato Carlotta Mattiello-. Mi stanno arrivando tantissimi messaggi dai ragazzi che continuano a portare Vittorio nel cuore e questa per me è una cosa molto bella, perché vuol dire che è vero che l’arte è eterna e ci riesce a restituire le persone per sempre. Era una promessa che ho fatto a Vittorio quando è mancato che avrei portato avanti il suo lavoro. Vittorio mi ha praticamente insegnato un mestiere perché mi sono ritrovata in mezzo a un mondo che non conoscevo bene”.

La polemica del free download

L’album, inizialmente, doveva essere rilasciato in free download. “C’è stata una polemica perché io volevo mettere l’album in free download, invece sarà a pagamento – ha detto la donna -. Non è stato semplice capire come farlo uscire, perché ci sono tante fasi. Avrei voluto farlo da sola ma mi sono resa conto che così non avrei reso a Vittorio il suo desiderio. Lui voleva uscire con un’etichetta, ma trovare un’etichetta per una persona che non c’è più non era corretto, quindi ho cercato di trovare un compromesso e ho fatto un pochino di promozione al disco, questo purtroppo ha dei costi e dunque non ho potuto farlo uscire gratuitamente”.

L’EP raccoglie così 8 canzoni di cui 6 inediti, anticipati da Se solo potessi, il brano pubblicato nel giorno del primo anniversario della morte di Cranio Randagio. “La canzone di questo album a cui mi sento più legata? Sono due: Se solo potessi in cui lui parla molto di sé e dei suoi dolori, e l’altra è Senza una direzione, in cui è impressionante il finale perché sembra che lui già ci parli dell’alto del cielo, e quella è straziante e poetica allo stesso tempo”, ha svelato la mamma.

L’inchiesta sulla morte del rapper è ancora aperta

Riguardo l’inchiesta sulla morte di Cranio Randagio, deceduto dopo una festa in cui assunse un cocktail di metanfetamine e cocaina, Carlotta Mattiello ha ancora tanti interrogativi irrisolti: “Ad oggi la situazione è immobile – ha spiegato -. L’indagine è aperta, ma non si è ancora giunti a nulla perché nessuno dei ragazzi che era a quella festa parla e questa cosa mi dispiace molto. Dai telefonini dei ragazzi non è uscito fuori nulla di utile per quanto ne so. Io ancora non ho il cellulare di mio figlio, che è sotto sequestro da due anni”.

Come nelle vicende Stefano Cucchi e Desireè Mariottini, si incolpano le famiglie perché non hanno impedito che i figli di drogassero. “È un cliché dire che se la sono cercata –ha affermato Carlotta -. Sono storie molto differenti ma in realtà simili, che raccontano la fragilità dei ragazzi in questo momento storico. È come se ci fosse una forte autodistruzione di persone ultrasensibili che evidentemente faticano a trovare una strada e spesso sono solo alla ricerca di questa strada, ma il tempo è implacabile”.

Se solo potessi
Tarantino
Lupi della notte (feat. Rancore)
Senza una direzione
Sabbia (feat. Gemello)
Molta di più
Estate e sto qua
Impacchetta tutto (feat. Sergio Andrei)

Come il Re Leone è arricchito da tre featuring. Nella tracklist figurano Rancore, Gemello e Sergio Andrei.

L’EP postumo, oltre che in digitale, è disponibile in versione CD e in esclusiva sul sito www.musicfirst.it anche insieme ad una t-shirt (raffigurante la copertina del disco).

Bio

Cranio Randagio, all’anagrafe Vittorio Andrei, è un rapper romano, milanese di nascita, classe 1994. Amava definirsi uno «pseudo rapper paranoico», un libero pensatore insomma e proprio per quello la scelta del nome. Baffetti e capelli rasta, Vittorio era molto conosciuto e apprezzato nella scena rap romana. Da adolescente costituisce un gruppo punk-rock ma dopo poco abbandona il genere per dedicarsi completamente al rap.

Il primo album e X Factor

Il suo primo album, autoprodotto, l’aveva intitolato «06-02-Crescere», perché da un po’ di tempo ormai si divideva tra Roma (la sua città) e Milano dove si era laureato in ingegneria audio presso il SAE institute nel giugno 2016. Nel 2015 Vittorio sale a 20 anni sul palco di X Factor e viene scelto da Mika facendosi così conoscere dal grande pubblico.

EP di Cranio Randagio

Da lì l’incontro con Dj Squarta con il quale inizia una proficua collaborazione interrottasi prematuramente il 12 novembre del 2016.

2018-11-09T10:57:24+01:00