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Addio a Bernardo Bertolucci, mente trasgressiva del cinema italiano

ROMA – Provocatore a tratti trasgressivo, Bernardo Bertolucci è stato e rimane una delle menti più poliedriche del cinema italiano.  Bertolucci, unico Oscar italiano alla regia Regista, sceneggiatore e produttore Bertolucci si è spento oggi a Roma all’età di 77 anni. Numerosi i premi ricevuti durante la carriera: tra questi anche l’Oscar alla regia per […]

26 Novembre 2018

ROMA – Provocatore a tratti trasgressivo, Bernardo Bertolucci è stato e rimane una delle menti più poliedriche del cinema italiano. 

Bertolucci, unico Oscar italiano alla regia

Regista, sceneggiatore e produttore Bertolucci si è spento oggi a Roma all’età di 77 anni. Numerosi i premi ricevuti durante la carriera: tra questi anche l’Oscar alla regia per il film “L’ultimo Imperatore” del 1987, che lo renderà insieme a Frank Capra (naturalizzato statunitense), l’unico italiano ad aver vinto questo riconoscimento nella sua categoria. Il film, che è stato il suo più grande successo, ha ricevuto ben 9 Oscar, ed è stata l’unica pellicola nella storia di Hollywood a ricevere tutti gli Oscar per la quale era candidata.

Io ballo da sola, film amato dai giovani  degli anni ’90

Suoi, molti dei titoli che hanno fatto la storia del cinema. Tra questi, capolavori come Ultimo tango a Parigi, La luna, Piccolo Buddha, Il tè nel deserto, The Dreamers-I sognatori e Io ballo da sola. Quest’ultimo, film del 1996, ha spopolato tra i giovani dell’epoca. La pellicola, basata sulla storia della 19enne Lucy, ha portato sui grandi schermi di fine anni ’90 un racconto di provocazione fatto di sesso, curiosità e desiderio.

 

La sua carriera dagli inizi a “Ultimo tango a Parigi”

Bertolucci è nato a Parma il 16 marzo del 1941.Figlio del poeta e critico letterario Attilio Bertolucci, da adolescente inizia a mostrare interesse per il cinema. Tra il 1956 e il 1957, infatti, imbraccia una cinepresa e gira due cortometraggi, ‘La teleferica‘, in cui racconta di tre bambini che si perdono nella foresta e ‘Morte di un maiale‘, che invece racconta dell’uccisione del maiale nel mattatoio del paese.

Decisiva per la sua carriera la conoscenza di Pier Paolo Pasolini, suo vicino di casa. Bertolucci, infatti, inizialmente aveva intrapreso la carriera del papà, nel campo della poesia, cosa che lo aveva portato a iscriversi al corso di laurea in Lettere presso La Sapienza di Roma. La conoscenza di Pasolini lo portò poi a lasciare per diventarne assistente. E proprio grazie al regista e drammaturgo, infatti, lavora come assistente nel film ‘Accattone‘, del 1961. Nel 1968 con Dario Argento collabora al soggetto di ‘C’era una volta il West‘ di Sergio Leone. Un’esperienza che gli aprirà così le porte del mondo del cinema.

La notorietà per Bertolucci arriva nel 1972 con lo scandaloso ‘Ultimo tango a Parigi’, con Marlon Brando: il film è censurato, ritirato dalle sale cinematografiche, addirittura viene condannato a due mesi di carcere. Eppure circa 15 anni dopo viene riabilitato: si conferma come uno dei film più visti della storia del cinema.

2018-11-26T15:46:50+01:00