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Giannelli (Anp): “L’alternanza serve ai ragazzi”

ROMA – “Se non studi ti mando a lavorare”, era la classica minaccia di genitori severi a figli svogliati. Oggi l’inversione di tendenza generazionale e’ l’alternanza scuola-lavoro, il percorso che avvicina i giovani alle imprese prima ancora del diploma. Una sinergia che, dal 2015, ha dato la possibilita’ a piu’ di un milione e mezzo […]

ROMA – “Se non studi ti mando a lavorare”, era la classica minaccia di genitori severi a figli svogliati. Oggi l’inversione di tendenza generazionale e’ l’alternanza scuola-lavoro, il percorso che avvicina i giovani alle imprese prima ancora del diploma. Una sinergia che, dal 2015, ha dato la possibilita’ a piu’ di un milione e mezzo di studenti di orientarsi e scoprire le proprie attitudini. Questa mattina, al Cnel, enti, imprese, e rappresentanti del mondo della scuola si sono incontrati per riflettere insieme sui ‘percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento’. “Istruzione e mondo del lavoro devono essere vicini- ha detto Tiziano Treu, presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro- Saper fare migliora i metodi di apprendimento, e avere un contatto con il mondo del lavoro migliora molto le opportunita’ di occupazione, ed e’ uno strumento essenziale di comportamento”.

Una buona pratica che, tuttavia, potrebbe essere ridimensionata in futuro. Il monte ore del progetto, infatti, potrebbe essere dimezzato a partire dal prossimo anno, con la legge di bilancio 2019. Netta la presa di posizione di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi che, intervistato dall’Agenzia Dire non nasconde l’amarezza per la proposta governativa: “Spero che questa ipotesi non venga approvata , l’alternanza è qualcosa che serve molto ai ragazzi- prosegue- quindi spero che non si riducano i fondi destinati all’alternanza, perche’ sarebbe un ulteriore taglio allo scuola che non possiamo accettare”.

Nell’aula del Parlamentino intervengono Paolo Baldi, responsabile della direzione istruzione e formazione dell’assessorato della Regione Toscana, Adriano Maria Meucci di Anpal e Caterina Pampaloni, in rappresentanza delle Camere di Commercio. Infine, l’intervento dei ragazzi, che raccontano le loro esperienze di alternanza e formazione all’interno delle aziende.

“Demonizzare il lavoro a scuola e’ anacronistico- continua Giannelli- L’alternanza sviluppa competenze che a scuola non si costruiscono”. Poi il presidente di Anp si rivolge ai maturandi, per i quali l’alternanza non e’ piu’ obbligatoria ai fini dell’esame di stato: “Consiglio di farla anche perche’ il racconto del percorso sara’ materia di colloquio durante l’esame orale”.

Un’esperienza che si inserisce anche in un quadro di sviluppo europeo, come ricorda Tiziano Treu, gia’ firmatario, nel 1997, di un pacchetto in cui era gia’ presente l’idea di stage e alternanza “per provare a seguire la strada degli altri paesi europei”. “Come Cnel- prosegue Treu- prestiamo il nostro aiuto monitorando le pratiche di alternanza, e diffondendo un questionario rivolto ai giovani che l’Europa sta somministrando in tutti i suoi Paesi membri per raccogliere idee su come migliorare l’Unione”.

2018-11-27T16:36:15+01:00