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Cocoricò, Riccione stacca la spina: niente musica per tre mesi

Rea di non aver pagato la tassa sui rifiuti, la società dirigente della famosa discoteca ha ottenuto la sospensione della licenza per ben tre mesi

18 Dicembre 2018

ROMA – Il Capodanno al Cocoricò potrebbe saltare. Rea di non aver pagato la TARI, ossia la tassa sui rifiuti, la società dirigente della famosa discoteca di Riccione ha ottenuto la sospensione della licenza per ben tre mesi.

Una vicenda, quella della Tari, che risale al 2010, anno in cui la tassa non è stata più pagata dalle varie gestioni del Cocoricò. Solo per il 2018, la discoteca deve al comune di Riccione 80mila euro, per un totale di circa 600mila euro. Ma non tutto è perduto: nel caso in cui l’intero importo venisse saldato, il Cocoricò potrà riprendere la sua attività e rispettare gli impegni di fine anno.

“Tutte le attività che non pagano la Tari, dopo 30 giorni dall’ultimo sollecito potranno aspettarsi questo – ha dettoil sindaco di Riccione, Renata Tosi-. Il Cocoricò è stato il primo ma tutte le partite iva dei locali e delle attività sono sate controllate e ci saranno altri provvedimenti simili. Si tratta di una questione di coerenza e, allo stesso tempo, di giustizia e rispetto verso la nostra città”.

2018-12-18T13:13:43+01:00