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Green Games, giochi sostenibili creati dagli studenti riminesi

Ieri la presentazione al Liceo “Serpieri” con la partecipazione di 150 ragazzi

ROMA – Tombola della sostenibilità, Green Bin, la scalata e il gioco dell’Ape. Sono i Green Games inventati dagli studenti di tre istituti di Rimini, che hanno unito la fantasia al rispetto per l’ambiente nel progetto di educazione alla sostenibilità ‘Intrap(p)rendere Green’.  Si tratta di giochi green sia per il loro contenuto (tutti e quattro veicolano la conoscenza dei 17 Goal dell’Agenda 2030), sia perché sono stati realizzati quasi interamente con materiali di scarto recuperati a scuola (fili elettrici, pezzi di legno, penne biro esauste, scatole, pezzi di stoffa, cartoni, bottoni e cucchiai di plastica delle macchinette del caffè).

Più di 150 i ragazzi che hanno preso parte al progetto, provenienti dallo scientifico e artistico ‘Serpieri’ di Rimini e dalle scuole medie ‘Fermi’ di Viserba e ‘Franchini’ di Santarcangelo. Guidati da Cecilia Guiducci, insegnante di progettazione grafica e pittorica, i ragazzi del liceo hanno eseguito uno studio di progettazione per la traduzione materiale e tridimensionale degli oggetti che costituiscono i giochi (il tabellone, le pedine, le carte gioco, i segnapunti, il contenitore, il regolamento), mentre un altro gruppo si è occupato della trasformazione dei progetti in manufatti.

Le domande dei giochi sono state invece ideate dagli alunni delle medie, e poi convalidate dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, partner del progetto. Il risultato è un kit didattico innovativo ed efficace. Progettati per un pubblico di preadolescenti, per essere utilizzati all’interno di percorsi di diffusione dell’Agenda 2030 e per la sua più puntuale conoscenza, i quattro giochi sono diversi fra loro ma condividono la base informativa.

Ieri il progetto è stato presentato al liceo Serpieri con i rappresentanti dei partner del progetto: Alessandra Astolfi, group brand manager di Ecomondo; Rosa de Pasquale, membro del Segretariato dell’Asvis; Licia Piraccini, direttore Cescot Rimini; Rita Bellentani e Primula Lucarelli dello staff di progetto.

2019-05-14T14:21:49+02:00