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Palermo, gli studenti dall’aula bunker: “Pretendiamo legalità”

Con la premiazione delle scuole conclusa la cerimonia all'Ucciardone

PALERMO – Sono studenti e giovani, oggi, a diventare giudici e condannare tutte le mafie. Nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra, ragazzi e istituzioni hanno celebrato la 27esima Giornata della legalità, in ricordo delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. “Scuola e formazione rendono liberi- ha detto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che insieme al presidente della Camera Roberto Fico e ai ministri dell’interno Matteo Salvini e della Giustizia Alfonso Bonafede ha salutato i ragazzi.

La mafia deve essere sconfitta definitivamenteha detto Ficoabbiamo tante emergenze ma questa dev’essere la priorità“. Per Elisa e Valeria, dell’istituto Margherita Hack di Morlupo, “è un’emozione essere qui e sentir parlare ministri e autorità. Questa esperienza ti fa capire che c’è uno spiraglio di speranza, la mafia si può sconfiggere“, aggiungono.

Al termine degli interventi, sono state premiate le scuole che hanno vinto il concorso sulla legalità promosso da Miur e Fondazione Falcone. Ad aggiudicarsi il primo premio, per la scuola primaria, è stata l’opera ‘I paladini della giustizia’ – degli istituti Leopoldo II di Lorena e scuola primaria Don Lorenzo Milani di Follonica, ex aequo con l’istituto comprensivo Breda di Sesto San Giovanni – Scuola Primaria Galli (MI).

Per le scuole medie, è stata l’opera ‘Noi cittadini’ a vincere, realizzata dall’istituto comprensivo Treviso 4 Stefanini. Il premio è stato condiviso con l’istituto comprensivo Francesco Negri-Villanova, con il gioco in scatola ‘Mafiopoli’. Un’applicazione per la formazione è stato invece il progetto che ha permesso all‘istituto Alessandro Volta di Perugia di aggiudicarsi il primo premio tra le scuole superiori, ex aequo con l’istituto Galilei di Avezzano (AQ) che ha realizzato uno spot dal titolo ‘Fateci una cortesia’.

‘Pretendiamo legalità’ è il titolo del brano cantato dal coro cantato dai bambini in aula e da tutti gli ospiti, che hanno accompagnato i ragazzi battendo le mani. “Oggi siete qui in tanti, ma ci sono altri 70 mila ragazzi a celebrare questo evento in tutta Italia– ha detto in chiusura il presidente del Consiglio Giuseppe ConteLa lotta alla mafia è una battaglia di libertà, contro la prepotenza e i soprusi. Ma anche per la persona perché offende la dignità dell’uomo e per la paura. Perché è normale che esiste la paura, l’importante è che sia sopraffatta dal coraggio, come diceva Falcone“.

La giornata proseguirà nel pomeriggio con il corteo che dal carcere dell’Ucciardone arriverà fino all’albero Falcone dove si ricongiungerà con il secondo corteo che prenderà il via da via D’Amelio.

2019-05-23T13:21:24+02:00