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A Roma Tre al via il Festival delle Radio Universitarie in memoria di Megalizzi

ROMA – Più di 200 ragazzi provenienti da 30 radio universitarie di tutta Italia – affiliate a RadUni, l’associazione delle emittenti degli atenei- per confrontarsi sui temi dei nuovi media, delle buone pratiche, sul futuro e sui nuovi modelli di radio e di comunicazione. Sono i numeri del Festival delle Radio Universitarie che prende il […]

ROMA – Più di 200 ragazzi provenienti da 30 radio universitarie di tutta Italia – affiliate a RadUni, l’associazione delle emittenti degli atenei- per confrontarsi sui temi dei nuovi media, delle buone pratiche, sul futuro e sui nuovi modelli di radio e di comunicazione. Sono i numeri del Festival delle Radio Universitarie che prende il via oggi pomeriggio all’Università Roma Tre.

“È il nostro ritrovo annuale siamo felici di rivederci – spiega Martina Esposito, presidente di Raduni- una grande occasione per essere la comunità che siamo e vederci dal vivo, siamo sparsi in tutta Italia riunirci è meraviglioso”.

Arrivato alla tredicesima edizione, il Fru19 arriva quest’anno per la prima volta a Roma ed è dedicato ad Antonio Megalizzi, giovane giornalista radiofonico morto nell’attentato di Strasburgo dello scorso dicembre. “Antonio era nostro socio, un grande amico per tanti di noi e siamo felici di presentare insieme alla famiglia la fondazione a lui dedicata- sottolinea la presidente di RadUni- lo faremo questa sera con tanti ospiti, tanti artisti e tante testimonianze della meravigliosa persona che era Antonio”.

Ad annunciare la nascita della fondazione la fidanzata di Antonio Megalizzi, Luana Moresco che a margine dell’evento di presentazione del festival ha spiegato le attività che verranno realizzate per mantenere vivo il ricordo di un ragazzo che amava l’Europa e il giornalismo. “Questo festival delle radio universitarie è dedicato alla memoria di Megalizzi ed è improntato al suo esempio, dal momento che Antonio è per noi il modello dello studente impegnato, animato da una reale passione per quel che succede nel mondo- afferma il rettore di Roma Tre Luca Pietromarchi- La radio è stata per lui uno strumento naturale per comunicare, accendere il dibattito e cercare le persone che si interessavano della società in senso lato. La sua passione coincide con la vocazione di ogni radio, cioè non solo una scatola che produce rumore ma strumento che produce pensiero”.

Un obiettivo condiviso con RadUni come spiega Fabio Catania che ne fa parte attivamente: “siamo anche noi dei media, cerchiamo di dare il nostro contributo sperimentiamo nuovi modelli”.

Roma Tre, che ospiterà l’evento fino a sabato 8 giugno, ha al suo interno una radio universitaria “un luogo dove si sperimenta, si innova, dove si cerca di fare un approfondimento costante- aggiunge Marta Perrotta, direttrice dei programmi di Radio Roma Tre- è un completamento della formazione che consente di mettere in pratica le competenze della comunicazione”.

E saranno proprio i ragazzi della radio universitaria a raccontare le tante iniziative di questa tre giorni. Un’edizione dove l’Europa e la radio saranno al centro del dibattito con alcuni dei più noti conduttori radiofonici. Dallo storytelling dello sport tra radio e televisione alle professioni nel digitale; dalla potenza della voce all’importanza delle parole; dal diritto d’autore nel broadcasting e webcasting al sessismo nella musica. Questi e tanti altri temi verranno affrontati durante gli incontri aperti al pubblico che prenderanno il via alle 15.30 di oggi. 

2019-06-06T14:35:15+02:00