ROMA – Per tutti gli studenti a caccia di libri di scuola usati Lungotevere Oberdan, a Roma, resterà un punto di riferimento. L’associazione ‘Librai lungo Tevere di Oberdan’, infatti, ha vinto il bando indetto dal I Municipio regolarizzando così una situazione che andava avanti da 38 anni.
“Questa è la prova che non bisogna chiudere la città, come è stato fatto per anni, per sanare certe situazioni di irregolarità – ha dichiarato Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio – Con questo bando abbiamo voluto stabilizzare un’iniziativa importante, soprattutto in un momento di crisi economica dove le famiglie fanno fatica a comprare libri nuovi ogni anno. Tra le altre cose questo mercato offre lavoro a tanti giovani e sostiene le piccole librerie indipendenti del centro storico”.
È dalla metà degli anni Settanta che, grazie all’iniziativa di alcuni ragazzi, qui si scambiano i testi usati delle scuole.
“Questo è un mercato che nasce nella metà degli anni Settanta in piazza del Risorgimento- ha dichiarato Ivano Iacovella, rappresentante dei librai del lungo Tevere Oberdan– vicino alla storica libreria Maraldi. Eravamo alcuni amici che, finite le medie, vendevano i propri libri per farci qualche soldo per le vacanze. Da lì abbiamo iniziato a farlo più seriamente vedendo quali erano i libri più richiesti, quali quelli meno e piano piano è diventato un lavoro. Poi per una serie di problemi di ordine pubblico, soprattutto di viabilità, fra il 1979 e il 1980 ci hanno mandato alla mole Adriana. Nel 1981 trovarono questo spazio sul lungo Tevere Oberdan che al tempo era una strada a senso unico quasi dimenticata. Grazie a tanto lavoro e tanti sacrifici oggi siamo diventati un mercato storico della città e un punto di riferimento per tanti romani e non”.
Nel bando, della durata di tre anni, è stato dato spazio anche al sociale, come ha voluto sottolineare il presidente del I Municipio:
“Abbiamo voluto inserire anche un punteggio da attribuire a chi riuscirà a organizzare delle attività sociali parallele al mercato”.
Una chiamata a cui l’associazione ‘Librai lungo Tevere di Oberdan’ ha subito risposto con l’avvio di tre campagne su temi sensibili come la violenza sulle donne, il razzismo e il bullismo.
“Sono dei segnalibri che riportano degli slogan, ma anche degli indirizzi e dei numeri utili di centri sul territorio, un centro antiviolenza, un centro famiglie e un centro giovanile”, ha ricordato Emiliano Monteverde, assessore alle Politiche sociali e dei servizi alla persona del I Municipio.